Prima dell’amichevole contro il Girona. Pranzo al Ristorante Reale dello chef Niko Romito con Gravina e il sindaco di Castel di Sangro.
Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ieri, prima della partita contro il Girona, ha incontrato a pranzo il presidente Figc Gravina. I due hanno pranzato al Ristorante Reale, Gravina è di casa a Castel di Sangro. Chissà che De Laurentiis e Gravina non abbiano provato ad appianare vecchia frizioni.
De Laurentis e Gravina a pranzo nel ristorante stellato
Scrive il CorSport:
Aurelio De Laurentiis e il presidente della Figc, Gabriele Gravina, hanno pranzato ieri al Ristorante Reale, la maison di Castel di Sangro dello chef Niko Romito, un’icona internazionale della cucina e amico del presidente del Napoli. Nell’elegante sala minimal del locale, tre stelle Michelin, Adl e il numero uno della Federcalcio hanno gustato le creazioni di Romito insieme con Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro e grande anfitrione del ritiro. Da queste parti, tra l’altro, Gravina è di casa: è nato a Castellaneta, in provincia di Taranto, ma risiede in Abruzzo e dal 2018 è cittadino onorario di Castel di Sangro.
«Chiedo scusa ai napoletani è colpa mia». E poi attacca Rocchi e Gravina (29 dicembre 2023)
De Laurentiis sul caso che coinvolse Spalletti e la sua nomina a ct dell’Italia:
«Questa sera devo pregare Gravina e Rocchi di cerca di dare una senso di equità e spettacolarità al calcio italiano. Certo che si dice che il calcio italiano perde di interesse se, invece di vedere delle partite di calcio vediamo partite di rugby dove non c’è equità nel saper distribuire i cartellini da entrambe le parti. Questa è una costante, ma non voglio parlare di arbitraggi a sfavore del Napoli, ci sono stati episodi con tante altre società calcistiche.
Caro Rocchi non può permettersi che un arbitro butti fuori un signore come Palladino e un allenatore con 500 panchine in Serie A come Mazzarri, significa che per essere considerato rispettabile uno devo usare un cartellino a tutti i costi. Un arbitro è arbitro perché deve essere giusto. Invece a furia di correre perdono l’ossigenazione e allora forse devono allenarsi di più o forse bisogna fare le sostituzioni anche per gli arbitri».