Le altre discipline vengono trascurate eppure l’unico oro è arrivato dal lancio del disco: «È frustrante, alle istituzioni interessa solo la velocità»
Durante le Olimpiadi, nello stadio in cui si disputano le gare di atletica c’è un’area dedicata alle delegazioni dei paesi. Solitamente si trova a poca distanza dalla linea di arrivo e, nelle ultime edizioni, questa area era dominata da una nazione in particolare. La Giamaica era il paese che più di tutti festeggiava, cantava e ballava. “Quest’anno, tuttavia – scrive Relevo – il traguardo dello Stade de France è meno vivace. E la Giamaica non è più quella di una volta“.
La Giamaica ha perso la corona della velocità alle Olimpiadi
La Giamaica non è più il paese più veloce al mondo. In queste Olimpiadi ha vinto sei medaglie, l’oro di Roje Stonja (lancio del disco), gli argenti di Shanieka Ricketts (salto triplo), di Wayne Pinnock (salto in lungo) e di Kishane Thompson (100 metri) e i bronzi di Rajindra Campbell (lancio del peso) e Rasheed Broadbell (110 metri a ostacoli).
Mancano i grandi risultati nelle gare di velocità. “Tra Pechino 2008 e Tokyo 2020, il Paese ha aggiunto 35 medaglie (18 d’oro) nelle gare dei 100, 200, 4×100 e 110 e 100 metri a ostacoli“. A Parigi 2024 solo l’argento di Thompson nei 100 maschili e il bronzo di Broadbell negli ostacoli. Ci sono ancora altre gare da disputare, ma la sensazione è che la corona della velocità non sia più sul loro capo.
A ciò si aggiunge un certo malcontento degli atleti delle altre discipline, quelle che non hanno a che fare con la velocità. La lanciatrice del peso Daniel Thomas-Odd ha infatti dichiarato:
«Molte delle nostre medaglie sono arrivate dal campo e non dalla pista. Ma noi siamo il gruppo più emarginato nell’atletica in Giamaica. Ora è il momento per loro di fermarsi e pensare davvero a quello che stanno facendo a noi come atleti. Potevo arrivare in finale ma sono state due settimane difficili. Non ho avuto il mio allenatore qui. Sono da due settimane e mezzo al Villaggio Olimpico e mi hanno negato il privilegio di avere il mio allenatore. Non ce la faccio più. È molto frustrante avere a che fare con il Comitato Olimpico della Giamaica e la Jamaica Athletics Association, perché a queste persone non interessano gli eventi che non siano quelli di velocità».
Un’ironia di fondo che evidenzia come le attenzione siano rivolte, in qualche modo, dalla parte meno prolifica dell’atletica giamaicana:
«La medaglia che tutti stavano aspettando non è arrivata dalla pista, ma dal campo. E questi sono gli eventi così trascurati in Giamaica».