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All’Arsenal servirebbe un Osimhen: il City con Haaland ha fatto il salto di qualità

The Athletic pone la questione: si può vincere la Premier senza un centravanti puro? Lo scorso anno il City ha totalizzato con tre marcatori 57 gol, i Gunners 41.

All’Arsenal servirebbe un Osimhen: il City con Haaland ha fatto il salto di qualità
Mp Empoli 20/04/2024 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

L’Arsenal, dopo anni complicati, sta pian piano tornando ai livelli di qualche anno fa e per due anni di fila ha rischiato di strappar via la vittoria della Premier League al Manchester City. The Athletic, però, sottolinea che alla formazione di Arteta manca un vero centravanti come Haaland. Quest’estate i Gunners si erano inseriti nella corsa per accaparrarsi Victor Osimhen, e chissà se riusciranno a spuntarla.

L’Arsenal avrebbe bisogno di un Osimhen: il paragone col City degli ultimi anni

L’Arsenal ha abbastanza tempo per andare oltre il “quasi”? Arteta è entusiasta dei gol di Kai Havertz e delle prestazioni di Gabriel Jesus; ma un altro anno con le opzioni di attacco della scorsa stagione sarà sufficiente? È sufficiente avere tutti falsi nove? Ci sono situazioni in cui è ancora necessario un vero numero nove, come il City ha Erling Haaland, per guidare la squadra. Può una squadra vincere la Premier senza un centravanti puro? In termini più semplici, Haaland ha segnato 27 gol in Premier League e Saka ha guidato l’Arsenal con 16 reti. Se invece ci basiamo sui primi tre marcatori delle due squadre, il City ha totalizzato 57 gol in totale, mentre i Gunners 41.

L’aggiunta di un giocatore forte fisicamente a cui piace dominare l’area di rigore richiederebbe alcune modifiche nell’impostazione tattica di Arteta, ma anche Guardiola ha dovuto modificare il proprio assetto con l’ingresso in squadra del norvegese e il City si è evoluto alla grande negli ultimi anni. Allo stato attuale, la prima scelta dei Gunners è Havertz falso nove, con Gabriel Jesus che si sta riprendendo da un lungo infortunio. 

I Gunners hanno già comprato dall’Italia quest’anno con l’arrivo di Calafiori

Il Times prova a far conoscere il ragazzo ex Roma agli inglesi. E infatti ricorda il brutto infortunio ricevuto. “Un chirurgo gli disse che c’erano poche speranze per una vera carriera e invece Mino Raiola, il super agente che lo rappresentava all’epoca, organizzò un intervento chirurgico negli Stati Uniti“. «Dopo l’operazione mi dissero: ‘Non sappiamo se giocherai di nuovo’», ha detto Calafiori. «La mia fortuna è stata avere 16 anni e non pensare a niente se non a tornare in campo. La mia forza derivava dal fatto che ero così giovane che non ci pensavo troppo e non capivo la gravità della situazione».

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