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Raducanu è il caso Sinner dell’Inghilterra. Rinuncia alle Olimpiadi, va a giocare il torneo di Washington

Dal Daily Mail. Watson prende il suo posto e dichiara: «Non riesco a capire. Le Olimpiadi sono il più grande evento sportivo. Come fai a rinunciare?»

Raducanu è il caso Sinner dell’Inghilterra. Rinuncia alle Olimpiadi, va a giocare il torneo di Washington
Britain's Emma Raducanu returns against New Zealand's Lulu Sun during their women's singles fourth round tennis match on the seventh day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 7, 2024. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Con Raducanu anche l’Inghilterra ha il suo caso Sinner. La tennista britannica Emma Raducanu non ci sarà alle Olimpiadi di Parigi. Ha scelto di non esserci.

La sua decisione, secondo quanto riportato dal Daily Mail, è dovuta al rifiuto di giocare sulla terra rossa per paura di un infortunio.

Raducanu rinuncia alle Olimpiadi

La tennista Heather Watson ha preso il suo posto e gareggerà nel doppio femminile e misto. Ha dichiarato: «Non riesco davvero a capire la sua scelta. Le Olimpiadi sono il più grande evento sportivo della storia. Come fai a rinunciarvi? Non riesco davvero a spiegarmelo».

Raducanu giocherà a Washington il Wta 500 nei prossimi giorni.

Anche il numero 1 al mondo Sinner assente

Da “caso nazionale” a “caso sanitario nazionale” è un attimo. E poiché questa è una Repubblica fondata sul primato del “te l’avevo detto io“, lo sapevano tutti (persino noi): imputato Sinner si alzi, in nome del popolo italiano la dichiariamo colpevole di mal di gola preterintenzionale aggravato dai futili motivi.

La stampa nazionale non è riuscita a tenersi, ha sfrizionato come per un impulso insopprimibile. Il Corriere della Sera non ha potuto evitare la ramanzina: “La sensazione è che, a 22 anni, Jannik faccia un po’ di fatica a conciliare la rigorosa dedizione che gli richiede il tennis di alto livello con la voglia legittima di vivere la sua età e il nuovo amore. Se apri la finestra, uno spiffero entra. E con quello spiffero il rischio di ammalarsi aumenta. La sfortuna, nello sport professionistico, non è un alibi. Le situazioni possono essere affrontate più o meno bene, ed è stato lo stesso Jannik, a Wimbledon, ad ammetterlo: «Certe cose potevano essere gestite meglio»”.

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