Tutto cominciò quando fu programmato il match contro l’Atalanta alla vigilia di Pasqua. A maggio la sentenza, poi il ricorso di De Laurentiis.
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva annunciato a marzo che i calciatori e lo staff non avrebbero più rilasciato interviste alla piattaforma Dazn. Tutto era nato dal fatto che il match contro l’Atalanta fosse stato fissato per sabato 30 marzo alle 12:30, vigilia di Pasqua; il presidente voleva spostarla a lunedì.
Lo sfogo di De Laurentiis al Maradona è poi diventato virale: «Chi sono? Sky o Dazn? Dazn non ha il diritto di fare niente! Quindi andatevene a fare in c**o. Fuori dai c******i».
Il regolamento della Serie A prevede che, se dovesse saltare le interviste stabilite da contratto, il club riceverebbe sanzioni specifiche.
A fine maggio il Tribunale Federale Nazionale ha multato il Napoli con 165mila euro per non aver permesso a Dazn di intervistare uno dei tesserati in occasione dei match contro Torino e Barcellona avvenute a metà marzo.
Napoli, ricorso sulle interviste a Dazn respinto
Il ricorso del club non è tardato ad arrivare. Ma, secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, è stato respinto dalla Corte d’Appello della Figc composta da Mario Luigi Torsello, Diego Sabatino e Daniele Maffeis.
Inoltre, il Napoli ha ricevuto una multa da 230mila euro da riconoscere alla Lega Serie A.
Dazn aveva la possibilità di fare causa a De Laurentiis
Lo scriveva Franco Ordine su Il Giornale il 5 marzo:
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha “squalificato” Dazn vietando le interviste dei suoi tesserati. Motivo di fondo la
sua nota crociata contro il rinnovo dei diritti tv alle pay-tv risparmiando nella circostanza Sky, sicché la spiegazione più autentica della decisione riguarda l’orario scelto da Dazn per trasmettere Napoli-Atalanta di sabato 30 marzo (ore 12.30 degli anticipi resi indispensabili dalle successive semifinali di coppa Italia). Altra interessante chiave di lettura: Calzona, tecnico del Napoli, è impegnato fino al mercoledì 27 marzo con la sua nazionale e può preparare perciò la sfida con Gasp in poche ore al rientro dalla Slovacchia, di qui la richiesta del Napoli – respinta per oggettive esigenze di calendario: c’è la coppa Italia il mercoledì dopo – per spostare a lunedì di Pasquetta Napoli-Atalanta.