La scienza sportiva è in continua evoluzione, ma ci sono anche gli infortuni. Questa sera potrebbe esserci il passaggio del testimone.
Kylian Mbappé e Cristiano Ronaldo si ritroveranno ad affrontarsi questa sera nel quarto di finale di Euro2024 tra Francia e Portogallo. La stella francese ha tutte le carte in regola per diventare l’erede del fuoriclasse portoghese. Salvo, però, la longevità: non si può ancora sapere, infatti, se riuscirà ad arrivare a 39 anni a giocarsi un Europeo o un Mondiale.
Mbappé l’erede di Ronaldo
Il Telegraph scrive:
Se Kylian Mbappé dovesse resistere in Nazionale quanto Cristiano Ronaldo, giocherebbe il Mondiale del 2038. Ronaldo contro Mbappé ad Amburgo potrebbe essere l’addio a uno dei più grandi calciatori di sempre e l’incoronazione del suo erede. Il francese è stato più precoce e questo suggerisce, almeno in teoria, che possa essere sulla buona strada per superare i numeri del suo predecessore. Nessuno sa se Ronaldo arriverà fino al Mondiale 2026, ma ancora oggi è considerato un fuoriclasse insostituibile; il Portogallo è rimasto il suo unico legame con il calcio europeo. Mbappé potrebbe invece decidere, superati i 35 anni, di smettere con la nazionale; anche se la scienza sportiva è in continua evoluzione, ci sono da considerare gli infortuni anche a causa dei tanti match giocati. Mentre il francese si prepara alla sua prima stagione al Real Madrid e al Mondiale per club, il portoghese non avrà altri impegni estivi fino al 2026, e potrebbe mettere gli occhi sul Mondiale.
La longevità del portoghese sta diventando un peso per la sua nazionale (Le Parisien)
Ronaldo ha faticato a giocare ed è ancora a zero gol dopo quattro partite, è fuori forma dall’inizio della competizione, nonostante abbia tentato 20 tiri. (…) Mentre l’ex allenatore Fernando Santos aveva osato relegare la leggenda in panchina a favore di Gonçalo Ramos durante il Mondiale 2022, Roberto Martinez lo ha riabilitato. Un cambiamento tattico a cui tutta la squadra ha dovuto adattarsi.
«Ronaldo è stato eccellente nelle qualificazioni, segnando dieci gol. La sua presenza nell’undici titolare non è mai stata messa in discussione. Ora è diverso. La gente comincia a parlarne, soprattutto dopo la partita con la Slovenia. Non sta giocando bene, le sue corse non rispondono alle esigenze della squadra. Per quanto mi riguarda, è soprattutto un problema di squadra», aggiunge Travassos.