Il ciclista a Sky Sport. Dell’incontro con Mattarella: “Gli ho detto che sono dispiaciuto di avergli fatto prendere l’acqua e non ho nemmeno vinto l’oro”
Ganna deluso dall’argento: «Non lo digerirò mai, volevo l’oro. Mi accontento di questo». Sono le sue parole a Sky Sport dopo il secondo posto nella cronometro individuale in cui è arrivato secondo dietro lo straordinario Mirko Evenepoel. Terzo Van Aert. Ganna ha così portato a casa la prima medaglia italiana.
A Sky riferiscono quel che Ganna avrebbe detto al presidente della Repubblica Mattarella: “Gli ho detto che sono dispiaciuto di avergli fatto prendere l’acqua e non ho nemmeno vinto l’oro”. A Sky dicono che non era per nulla soddisfatto. Ancora meno soddisfatto il ct Marco Velo.
A Sky Sport:«Non lo digerirò mai, volevo l’oro. Mi accontento di questo».
Ganna: «L’Olimpiade mette sullo stesso piano sport che vengono schiacciati dal calcio» (A Repubblica ieri)
Filippo Ganna intervistato da Repubblica. Il ciclista italiano, medaglia d’oro a Tokyo 2020, è pronto per Parigi. Si allena lontano dal Villaggio olimpico insieme a Elisa Longo Borghini che si chiama fuori dal pronostico. Ganna fa lo stesso, non si sente favorito. «No, mai. Tarling, Evenepoel, Van Aert. Quelli forti sono tanti e sono tutti da battere» dice il piemontese, 28 anni ieri. «E per farlo serve la gamba piena, la gara giusta, della vita, non sbagliare nulla».
Ganna: «Non sento il peso dell’Olimpiade»
Mezz’ora abbondante dopo potrebbe essere già il momento della prima medaglia azzurra a Parigi: sente la responsabilità?
«Sento di aver lavorato bene, ma non sento il peso dell’Olimpiade, anzi cerco di viverla come una corsa normale, come una tappa del Giro. La differenza è nell’onore di vestire la maglia azzurra, ed è quello che cambia il valore di un risultato. L’Olimpiade mette sullo stesso piano sport che vengono schiacciati dal calcio. Solo per due settimane, è vero, ma è molto importante»
Jannik Sinner nel tennis, Tadej Pogacar nel ciclismo: due numeri uno non ci saranno. Pensa facciano bene a non forzare?
«Ci sono dei limiti oltre i quali il corpo non può andare. Dobbiamo ascoltarlo. La salute è tutto per un atleta, che è come un orologio, ha ingranaggi precisi al millimetro».
Il suo lavoro per le Olimpiadi.
«Ho fatto un lavoro simile a quello di un decathleta: fondo per la strada, esplosività per la pista. Ho dormito per sette giorni al Rifugio Maroli, a 2800 metri davanti al Monte Rosa. Telefono staccato, aria gelida, una vista che apre l’anima».
«Non sono timido, ma odio le domande tutte uguali dei giornalisti, odio la pesantezza»
Il Corriere della Sera ha intervistato Filippo Ganna dopo il sesto titolo mondiale. Lei durante le interviste ha la faccia di uno sulla poltrona del dentista. Timidezza o allergia ai giornalisti? Ganna:
«Odio le domande tutte uguali, odio la pesantezza. Non sono timido, se la questione è interessante rispondo volentieri».