Da Dimaro: «Contento di questo ritiro? Ho iniziato, anzi i miei collaboratori hanno iniziato una bella risemina. Nel calcio chi arriva secondo sembra sempre un fesso»
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dal ritiro di Dimaro, è intervenuto a sorpresa ai microfoni dei cronisti presenti:
«L’entusiasmo dei napoletani non è una novità. Le stagioni sono tutte difficili e poi, sai cosa c’è di nuovo, che ogni tanto arriva la noia come dice una canzone. Ogni tanto bisogna fare la risemina e c’è la paura di come germoglierà il campo. È un copione mai scritto. Nel calcio chi arriva secondo sembra sempre un fesso. Ma siamo in venti a fare il campionato, che ci sono diciannove fessi e solo uno è bravissimo. Tutti devono competere, ma ci devono mettere la cazzimma. Contento di questo ritiro? Ho iniziato, anzi i miei collaboratori hanno iniziato una bella risemina».
VIDEO NM – De Laurentiis: “Chi arriva secondo nel calcio sembra un fesso e non è così” @ADeLaurentiis pic.twitter.com/7ttdrS8d48
— Napoli Magazine (@napolimagazine) July 17, 2024
Video X di Napoli Magazine.
Se De Laurentiis lascia la scena a Conte, vuol dire che qualcosa è davvero cambiato (Corsera)
Se De Laurentiis lascia la scena a Conte vuol dire che qualcosa è davvero cambiato. Lo scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava.
Se il protagonista della scena madre non è più «lui» ma «l’altro», qualcosa è veramente cambiato. Un buon inizio o comunque un nuovo inizio: il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis siede accanto ad Antonio Conte sul palco del Teatrino di Corte di Palazzo Reale, lo ascolta, sorride, gli lascia spazio e tempo: per un’ora e tre quarti riflettori puntati solo sul nuovo allenatore.
Conte ha tante cose da dire, senza inutili diplomazie: pochi fronzoli, tanta emozione, soprattutto all’inizio, quando riceve applausi senza che neanche abbia cominciato a parlare. Impeccabile in abito blu e camicia bianca, risalta il volto abbronzato. Sguardo acceso. «Sono un manager e voglio avere voce in capitolo, non sono venuto a Napoli per fare la statuina sul presepe, il presidente questo lo sa». De Laurentiis lo guarda compiaciuto, si limita ad aggiungere: «L’ho scelto proprio per questo, Antonio fa impresa».
Quattrocento gli invitati a quello che senza alcun dubbio è un evento — in prima fila il sindaco Manfredi, il presidente della Regione De Luca, il capo degli Industriali Iannotti Pecci — per la città che dopo la sbornia scudetto si è risvegliata mortificata dal decimo posto in classifica: tutto in pochi mesi.