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«Cosa pensi della posizione dei francesi?» Frattesi interrotto dalla Figc: «Noi non parliamo di politica»

Intervento del responsabile comunicazione. Il giocatore: «Non ho seguito la vicenda, ognuno è libero di esprimersi nel rispetto di tutti»

«Cosa pensi della posizione dei francesi?» Frattesi interrotto dalla Figc: «Noi non parliamo di politica»
Db Milano 12/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Ucraina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Davide Frattesi

Davide Frattesi quest’oggi in conferenza stampa da ‘Casa Azzurri’ a Iserlohn, sede del ritiro dell’Italia in Germania. A tre giorni dalla sfida contro la Spagna il centrocampista della Nazionale prenderà la parola per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

Frattesi: «Spalletti vuole che quando gli avversari sono così schiacciati di uscire un po’ dal traffico»

Come mai il mister ti richiama spesso?
«Va bene, vuol dire che il mister crede in me. Poi da fuori la gara si vede meglio, a volte non ci rendiamo conto della posizione migliore da prendere e lui cerca di darti una mano e dei consigli. Quando gli avversari sono schiacciati mi chiede di uscire dal traffico e di allargarmi così da avere più spazio».

Posizione politica forte della Francia. Cosa ne pensi tu? Interrotto il giornalista. «Noi non parliamo di politica, noi parliamo di calcio», l’interruzione del responsabile della comunicazione della Nazionale.
Frattesi: «Credo sia giusto esprimersi, ognuno deve portare avanti i propri ideali. Però non ho seguito la vicenda. Ognuno è libero di esprimersi nel rispetto di tutti».

Contro la Spagna più spazi? Giochi più in Nazionali che nell’Inter:
«Credo di si. Sicuramente ci sarà più spazio, più da difendere anche se vogliamo fare una partita di possesso. Credo che non sia mai facile calarsi in un ambiente al primo anno in una squadra che arrivata in finale di Champions. La mia gestione è stata giusta da parte di mister Inzaghi. Con Spalletti anche più tempo per imparare i meccanismi, arrivare subito è un qualcosa in più».

Inter-Nazionale. Riserva di lusso ma in Nazionale il titolare. Il tuo sentiment?
«Dovrei mettere la maglia della Nazionale sotto quella dell’Inter. Ripeto quanto detto prima».

Cosa di diverso contro la Spagna? Cosa può cambiare nell’approccio?
«Sicuramente avremo meno possesso. Loro fanno di quello il loro punto forte. In fase difensiva lasceranno un po’ più di spazio. Dovremmo essere bravi a sfruttare le occasione che arriveranno. Più attenti in fase difensiva ed essere bravi nelle occasioni che ci lasceranno».

Tra di voi dell’Inter parlate molto prima delle partite o viene tutto automatico?
«Sicuramente il fatto di essere stati insieme un anno aiuta. Tante volte non c’è bisogno nemmeno di parlare, le cose vengono un pochino in automatico. Come le azioni con Scamacca, basta pochissimo per capirci. Quello che abbiamo fatto all’Inter ce lo portiamo anche in Nazionale».

Su Lamine Yamal? Il puno di forza della Spagna?
«Non lo scopriamo adesso, ha fatto un anno fantastico. Poi così giovani con questa personalità, è destinato a diventare un grande del calcio mondiale. La fase di possesso, palleggio. Dovremmo essere attenti a questo e bravi a sfruttare le occasione che sicuramente non ce ne concederanno tante».

Frattesi meno stanco degli altri?
«Sono più riposato perché ho giocato poco con l’Inter? No, i viaggi ti stancano quando non giochi, io sono dell’idea che più sei in campo e più prendi condizione. Cosa mi sono portato per scaramanzia? Scamacca (ride, ndr). In ritiro giochiamo a ping pong, ci sono i flipper, il biliardo. Dopo cena stiamo due ore così… Ho giocato con El Shaarawy che non conoscevo tanto, per esempio. Con Scamacca impossibile giocare a ping pong. Pellegrini e Bastoni sono forti a biliardo».

Differenze tra Italia e Inter:
«Credo che cambi il mio gioco in fase difensiva, sono più basso quando difendiamo. Poi più o meno la linea di gioco è quella. In questo momento la Spagna individualmente è avanti rispetto a noi. Dovremo mettere in campo lo spirito italiano, sarà importante saper soffrire. Se la mettiamo sui duelli diventa difficile».

I miei modelli?
«Modelli? Perrotta e Marchisio. Rodri penso sia il centrocampista più forte al mondo in questo momento. In questi ultimi tre mesi Scamacca può far gol in qualsiasi occasione, appena ne avrà una saprà sfatare il mito dell’attaccante forte che manca all’Italia».

Ancora sulla Spagna:
«Non ho parlato con Inzaghi e Marotta, il mister lo risentirò meglio più avanti. Spagna con meno possesso palla del solito? Ogni partita va rivista bene. Con un 3-0 conta poco il possesso, la Spagna penso sia in una versione più moderna. E non hanno più quei tre fenomeni in mezzo al campo che non te la facevano mai prendere. Non so se questo possa essere un vantaggio».

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