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Conte e gli infernali allenamenti da marines che portano i calciatori al vomito (Damascelli)

Sul Giornale: dopo la seduta, gli atleti si aggirano come zombie nello spogliatoio pregando o sognando di raggiungere al più presto casa

Conte e gli infernali allenamenti da marines che portano i calciatori al vomito (Damascelli)
Db Milano 12/05/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte e gli infernali allenamenti da marines che portano i calciatori al vomito. È quel che scrive in prima pagina Tony Damascelli sul Giornale.

Conte fa vomitare. Scritto così, in silenzio elettorale, potrebbe provocare indignazione e querele, in verità l’ex premier foggiano stia sereno, qui trattasi dell’omonimo salentino che fa l’allenatore di football e che provocherebbe conati di vomito. Esiste, infatti, una propaganda infernale secondo la quale gli atleti sottoposti al lavoro sul campo, con o senza pallone, sotto il solleone o la pioggia battente, finiscano stremati, sconvolti nel corpo, annebbiati nella mente, piegati o acculati a rimettere tutto quello
che hanno ingerito ma non perché si sia trattato di cibo scadente o scaduto o di grandi abbuffate, ma perché i metodi maniacali di Conte Antonio producano reazioni tumultuose, i calciatori, conclusa la seduta quotidiana, si aggirano come zombie nello spogliatoio pregando o sognando di raggiungere al più presto le rispettive dimore.

Conte ogni sera cambia orario della seduta di allenamento

Non è una novità, Giagnoni imponeva l’interval training, Bersellini la capillarizzazione attuata dal suo «marine» Armando Onesti, Zeman la fatica sui gradoni, ma oggi i social e i nuovi docenti di football hanno scoperto il vomito causato da Conte, sul sistema del quale un campione del mondo mi disse: «Non riesco a prenotare l’appuntamento dal dentista. Lui ogni sera cambia improvvisamente l’orario della seduta». Lui, in quanto Conte, mica il dentista. 

Capello: «È l’uomo adatto per il Napoli, ma la convivenza con De Laurentiis sarà difficile»

Fabio Capello, presente al Festival della Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media (tra cui Tuttomercatoweb) commentando il mercato allenatori e l’Italia di Spalletti.

Gli allenatori italiani dominano in Europa.

«È un momento molto buono per il calcio italiano, soprattutto questi ultimi due anni. Siamo in competizione con gli spagnoli, che vincono i campionati, in Inghilterra e in Germania, fortunatamente c’è Carletto (Ancelotti, ndr) che tiene alto l’onore in Spagna».

Che pensa di tutti questi cambi in panchina?

«Vedremo qualcosa di diverso, vedremo le capacità di questi allenatori emergenti. I nomi di quelli che hanno vinto però non mi sembrano molto giovani, quelli che hanno più esperienza hanno dimostrato di avere tutta la forza di insegnare calcio».

Chi avrà la sfida più difficile tra Conte e Thiago Motta?

«Entrambi perché Motta deve far tornare la Juventus vincente, non c’è niente da fare, lì partecipare non esiste. Così al Milan e al Real Madrid, quando vinci è qualcosa di normale, non hai fatto un’impresa. Conte deve dare una svegliata ai giocatori che si erano adagiati ed è più interessante. La difficoltà dipenderà dalla squadra che riusciranno a imbastire, ma Conte darà quell’agonismo, quella voglia di vincere ed essere protagonisti a tutti quanti. Credo che Conte sia l’uomo adatto per riportare il Napoli a quel ruolo che aveva dimostrato di poter ricoprire. La convivenza con De Laurentiis sarà difficile però, questo è il tema più importante».

Spalletti è il top player dell’Italia?

«Ha un impegno difficile. Ha fatto una grande cosa dopo che Mancini ha lasciato la Nazionale, ci ha portato all’Europeo, difenderemo il titolo, ma ha avuto poco tempo per insegnare e per imprimere le sue idee. Sarà tutto molto difficile, ma è l’uomo adatto per riportare l’Italia dove manca a livello mondiale perché due rassegne iridate senza gli Azzurri è una cosa molto grave».

Il Milan con Fonseca come lo vede?

«Adesso non si possono fare previsioni, il Napoli ha preso Conte, ma bisogna vedere che giocatori avrà a disposizione. Puoi essere anche il più bravo al mondo, ma se non hai giocatori… Faccio l’esempio della finale di Champions: se le tre occasioni che ha avuto il Dortmund le aveva il Real pensate che il punteggio rimanesse quello di 0-0? Aspettiamo la campagna acquisti delle varie squadre».

Che pensa di Italiano al Bologna e Palladino alla Fiorentina?

«Bisogna vedere chi compra il Bologna, chi vende… Aspettiamo. Sono delle scommesse: Palladino ha fatto bene due anni al Monza, Italiano ha fatto due finali europee. Mi sembrano delle scelte ponderate, ma aspettiamo».

 

 

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