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Napoli, i senatori vogliono Conte. Manna lo ha detto a Chiavelli (Gazzetta)

Il primo incontro tra il ds e l’amministratore delegato. I contatti col tecnico si sono interrotti una settimana fa

Napoli, i senatori vogliono Conte. Manna lo ha detto a Chiavelli (Gazzetta)
2022 archivio Image Sport / Calcio / Tottenham / Antonio Conte / foto Imago/Image Sport

Napoli, i senatori vogliono Conte. Manna lo ha detto a Chiavelli. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.

Manna, dopo aver raccolto anche il sentimento dei senatori, sostiene la candidatura di Antonio Conte e l’ha fatto presente anche a Chiavelli. De Laurentiis l’aveva contattato a novembre, per affidargli la panchina dell’esonerato Rudi Garcia, senza risultati. Oggi la situazione è profondamente diversa. Ci sono stati diversi contatti recenti, che si sono interrotti una settimana fa. Gli approcci interlocutori hanno permesso al Napoli di essere pienamente a conoscenza delle richieste economiche e tecniche, a cui si potrebbe andare incontro solo con un sacrificio importante e in deroga alle disposizioni sul monte ingaggi dettate dal presidente. La maggior parte della rosa approverebbe la scelta, il dirigente lo conosce bene avendo lavorato a lungo nell’ambiente Juve. I traguardi raggiunti, poi, parlano da sé e raccontano di una figura perfetta per risalite e cambi di mentalità. L’ideale per ridare animo ed entusiasmo ai giocatori e alla città.

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Fuori uno, anzi il numero 1. Il casting è quasi finito (almeno per lui), andate in pace. Antonio Conte ha deciso di sfilarsi dalla short list dei pretendenti alla panchina del Napoli, stanco di essere messo in concorrenza da Aurelio De Laurentiis con colleghi di cui ha grande stima, ma che non possono vantare un curriculum paragonabile a quello dell’ex ct della Nazionale. Non sarà dunque il tecnico pugliese a occuparsi della difficile ricostruzione azzurra.

L’ex ct s’è trovato quindi nella situazione inusuale di essere ritenuto uno dei tanti e il tam tam mediatico in cui è stato coinvolto l’ha infastidito. Per questo la corda è stata prima tirata troppo e ora si sta per spezzare, per il tecnico.

Per questo Conte si è defilato – salvo colpi di scena – e a maggio inoltrato il futuro della panchina azzurra è ancora nebuloso.

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