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Dazn: arrivano i tradizionali aumenti di fine stagione, e i consumatori protestano

Ulteriore rincaro, dopo quello di gennaio. Anche per chi aveva scelto un piano annuale: gli aumenti dal 10% al 20%

Dazn: arrivano i tradizionali aumenti di fine stagione, e i consumatori protestano
Db Torino 27/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn

Invece dei saldi ecco gli aumenti di fine stagione. Un gran classico di Dazn, che aggiorna il listino prezzo, ovviamente al rialzo. La prossima sarà la prima stagione del nuovo accordo quinquennale con la Serie A. Altri 5 anni in regime di monopolio (o quasi) per la piattaforma che trasmette tutte le 380 partite del campionato italiano. Ai club di A andranno 900 milioni di euro a stagione, e intanto i consumatori protestano per l’ennesimo rialzo.

Nonostante i precedenti rincari di gennaio, che avevano già visto un incremento del 20%, ora DAZN propone ulteriori aumenti senza alcun miglioramento effettivo nei servizi offerti“, dice Martina Donini, presidente nazionale di Udicon (Unione per la difesa dei Consumatori). Che poi spiega i rialzi:

Gli abbonati che avevano scelto il piano Dazn Plus con pagamento in un’unica soluzione stanno ricevendo email con la comunicazione di un aumento da 539 euro a 599 euro all’anno, un incremento di oltre il 10%. Chi preferisce il pagamento dilazionato mensilmente, invece, si trova ora a pagare 59,99 euro al mese rispetto ai 49,99 euro di gennaio, un aumento che supera il 20% rispetto allo scorso anno. Inoltre, gli utenti che si abbonano tramite il Play Store vedono i costi ulteriormente aggravati, con il piano Dazn Plus che raggiunge i 69,99 euro al mese”.

“Dazn giustifica questi aumenti parlando di nuove offerte e contenuti – continua Donini -, come la trasmissione della Volleyball Nations League e la copertura delle Olimpiadi di Parigi 2024. Tuttavia, queste aggiunte non compensano la mancanza di miglioramenti nella qualità del servizio di streaming delle partite di calcio, che rimane insufficiente. I consumatori pagano di più, ma i problemi tecnici e i disservizi persistono. Aumentare ulteriormente i costi degli abbonamenti è una decisione irresponsabile che mette a dura prova la pazienza delle famiglie italiane”.

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