A Hln: «In questo momento ho bisogno di giocare. Giochiamo un calcio davvero bello mister Gasperini è severo, ma giusto»
Charles De Ketelaere, attaccante del Milan in prestito all’Atalanta, ha rilasciato un’intervista al portale belga Hln.be. Il belga ha chiarito la sua volontà di rimanere all’Atalanta dove con Gasperini si è sbloccato e ha trovato il suo posto in campo. Si trova a Bergamo in prestito per 3 milioni con diritto di riscatto a giugno fissato a 23 milioni di euro. Queste le sue parole:
«Ritornare al Milan? Il Milan è una grandissima squadra, ma in questo momento ho bisogno di giocare. Ho 23 anni e non voglio finire di nuovo in panchina. Giochiamo un calcio davvero bello e tutti i calciatori sanno quello che devono fare. Mister Gasperini è severo, ma giusto. All’Atalanta mi trovo molto bene. Se dipendesse da me rimarrei qui, anche perché posso migliorare. L’Atalanta mi sta aiutando molto: dallo staff ai compagni fino ai tifosi che mi hanno fatto sentire a casa».
La lezione imparata da De Ketelaere al Milan
De Ketelaere ha parlato anche della lezione imparata al Milan
«Ho imparato molto dalla stagione negativa fatta con il Milan. Mi ha aiutato a compiere dei passi in avanti e mi aiuterà ancora. Da una buona stagione impari molto, ma da stagioni un po’ meno buone impari ancora di più».
Ha trasformato i fischi rossoneri in applausi nerazzurri (Corsport) (25 febbraio 2024)
Charles De Ketelaere, che in prestito alla Dea ha collezionato fino ad ora 10 gol e 7 assist in 28 partite della stagione; lo scorso anno, appena un assist con i rossoneri.
Il Corriere dello Sport scrive:
“La storia di Charles De Ketelaere ha confermato che spesso sono i centimetri o i metri a fare la differenza: ne è bastata una quindicina per cambiare le sorti di un giocatore arrivato al Milan coi presupposti del fenomeno ma quasi mai decisivo sotto la gestione Pioli. A Bergamo invece s’è vista la bella copia di quello rossonero, ha trasformato i fischi dei tifosi del Milan in applausi nerazzurri, a suon di gol e colpi di genio. Lì sono riusciti a intuire l’operazione da manuale: in estate l’arrivo in prestito oneroso a 3 milioni col diritto di riscatto fissato a 22 (che verrà esercitato nelle prossime settimane), cifra inferiore a quella pagata dal Milan appena un anno prima (32 milioni più 3 di bonus) e ancor più bassa degli iniziali 40 chiesti dal Brugge”.