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Kvaratskhelia e i nazionali georgiani anti Putin, quando i calciatori non hanno paura di parlare

Con una azione social concertata i giocatori europeisti si sono uniti alla lotta contro una legge bavaglio “alla russa”. Per dare peso mediatico alla protesta

Kvaratskhelia e i nazionali georgiani anti Putin, quando i calciatori non hanno paura di parlare
Db Napoli 03/03/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia

La protesta di massa in Georgia contro la proposta di legge sui cosiddetti “agenti stranieri”, una legge che punta a reprimere il dissenso, è arrivata anche sui media italiani grazie alla partecipazione attiva dei calciatori. Uno su tutti: Khvicha Kvaratskhelia. I giocatori della nazionale georgiana si sono uniti alla protesta cercando di far pesare il loro peso mediatico. E l’hanno fatto con una azione social concertata. Mercoledì hanno postato tutti contemporaneamente, ognuno il suo contributo. E’ una notizia, in Italia, perché non ci siamo abituati. I giocatori di solito – tranne sparuti casi – fanno a gara a mimetizzarsi nella solita retorica delle interviste vuote, badando bene a non prendere una posizione che non sia istituzionale e soprattutto approvata da vari livelli di burocrazia comunicativa. Per non parlare di quando, presi alla sprovvista, diventano testimonial dell’imbarazzo: ricordiamo tutti il Chiellini che agli Europei, davanti alla Nazionale che non riusciva a decidersi se partecipare o meno al Lives black matter, se ne uscì con la promessa di “fare in futuro qualcosa contro i nazisti”.

La Georgia è scesa in piazza per protestare contro la proposta di legge che prevede che i media e le ong che ricevono almeno il 20% dei propri fondi dall’estero debbano registrarsi come entità che “perseguono gli interessi di un potere straniero”. Se vengono identificati come “agenti stranieri”, i media, le organizzazioni, i politici e i giornalisti possono subire controlli invasivi e limitazioni nei finanziamenti. Una legge copiata pari pari su una che in Russia usano da anni per reprimere il dissenso. Inoltre la Georgia lo scorso dicembre ha ottenuto lo status di paese candidato a entrare nell’Unione Europea, e la gente ha paura che questa legge possa minare il percorso. L’anno scorso il governo aveva già provato a introdurre la legge, ma non era passata proprio per le grandi proteste popolari.

Kvaratskhelia ha condiviso su Facebook la foto delle bandiere georgiana ed europea e ha scritto: “La via europea ci unisce, avanti in Europa e pace alla Georgia!”. E così il portiere del Valencia Giorgi Mamardashvili e il capitano della nazionale Jaba Kankava. Kankava ha aggiunto su Instagram, per essere più esplicito: “Fanculo la Russia!”.

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