ilNapolista

Casini: «Ci sono stati atteggiamenti “autoritari” della Figc, serve maggiore autonomia in Serie A»

Il presidente della Lega Serie A: «Le regole attuali non evitano conflitti e contrasti. Cinque italiane in Champions è uno dei benefici del Decreto Crescita».

Casini: «Ci sono stati atteggiamenti “autoritari” della Figc, serve maggiore autonomia in Serie A»
Db Milano 30/06/2022 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Casini

All’evento One People One Planet è intervenuto Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A.

Casini: «Ci sono stati atteggiamenti “autoritari” della Figc, serve maggiore autonomia»

Le sue dichiarazioni riportate dall’Ansa sul reclamo della Roma di giocare i minuti da recuperare contro l’Udinese a maggio:

«La Roma non si è sentita tutelata? Sono rimasto molto sorpreso perché quella della gara interrotta era un’ipotesi ben regolata dallo statuto. Non capitava da almeno 15 anni e questa ipotesi prevede che il recupero dei minuti mancanti vengano fatti il giorno successivo. Le squadre non hanno voluto e, quindi, da statuto, c’erano 15 giorni per fissare il recupero. Nonostante questo ho ritenuto opportuno coinvolgere l’organo collegiale di governo per verificare se vi fosse la possibilità di andare incontro alla Roma. Questa possibilità, leggendo lo statuto, non esisteva quindi si è indicato il recupero e siccome sono solo 18 minuti, si è chiesto alla Roma di scegliere l’orario e il giorno per giocare con il Napoli offrendo la massima disponibilità possibile per una decisione dove non c’era nessun margine di discrezionalità da parte mia».

Sul calcio italiano:

«Il sistema calcio presenta una arretratezza di modelli organizzativa e fragilità istituzionali. Come l’eccessivo accentramento di poteri in capo a una sola figura, il presidente federale. Servirebbe una maggiore autonomia della Serie A, sul modello inglese, dove il veto della federazione è una clausola residuale di salvaguardia qualora la lega dovesse adottare soluzioni sproporzionate. Ci sono stati atteggiamenti quasi autoritari da parte della federazione, cito il tentativo di sopprimere il diritto di intesa delle leghe sull’ordinamento dei campionati. Il sistema delle istituzioni sportive è uno dei rarissimi casi di sistema parallelo alternativo rispetto a quello che è l’ordinamento statale, insieme alla chiesa. Se non si introducono quelli che la scienza americana chiama meccanismi di ‘checks and balances’ rispetto ai poteri, il rischio che ci possano essere delle derive di tipo autoritario è elevato».

Prosegue:

«Le regole attuali non sono adatte ad evitare conflitti e contrasti, soprattutto se la componente che guida il calcio italiano e lo finanzia, e che dovrebbe essere libera di prosperare per il bene di tutti, si trova a dialogare su azioni che bloccano la situazione. Quando la Premier nacque ci fu un endorsement da parte governativa, avere una Serie A più forte è una conseguenza politica».

Sulle cinque squadre italiane in Champions la prossima stagione, Casini dichiara:

«Questo è stato uno dei benefici del Decreto Crescita. Negli ultimi anni il calcio italiano è riuscito a crescere dal punto di vista della competitività internazionale e i risultati in Europa lo dimostrano. Questi inoltre sono il principale strumento di ritorno economico e di visibilità commerciale che può avere il calcio italiano. Più si vince in Europa, più il ritorno e il vantaggio sono immediati».

ilnapolista © riproduzione riservata