Il ministro per lo sport: «Credo che si debba contrastare, in maniera sempre più significativa, la maleducazione e la mancanza di rispetto»
Il ministro per lo sport Abodi ha rilasciato alcune dichiarazioni sul caso Mancini, a margine dell’incontro “Misure e opportunità a supporto dello sport”.
«Il Giudice sportivo si è espresso sulla base della normativa esistente. Credo che si debba contrastare, in maniera sempre più significativa, la maleducazione e la mancanza di rispetto che arriva fino alla forma estrema dei cori, anche razzisti. La maleducazione spesso viene declassata in goliardia ma per me rimane un fattore importante e vale indipendentemente dal colore delle maglie. Serve perentorietà ed è una partita che dobbiamo giocare con una sola maglia, quella del decoro di tutti».
Abodi: «Il calcio deve essere lo specchio della parte luminosa della società»
«Il calcio è lo specchio della società ma ho sempre pensato che dovesse essere lo specchio della parte più luminosa e non quella opaca. Dobbiamo porci il problema sistematico di migliorare; sbagliare è umano, l’importante è riconoscerlo e crescere indistintamente perché non esiste la doppia morale».
Mancini se l’è cavata con cinquemila euro di multa
Caso Mancini, è arrivata la decisione del giudice sportivo. Il difensore della Roma verrà punito con un’ammenda di cinquemila euro. Dopo quella di Acerbi, un’altra sentenza all’acqua di rose della giustizia sportiva che di fatto non esiste, è una sorta di barzelletta. Confermato il principio che ai calciatori è tutto consentito.
La nota del giudice riportata dal “Corriere dello Sport“:
l Giudice Sportivo ricevuta dalla Procura federale la documentazione richiesta da questo Giudice con C.U. n. 206 pubblicato in data odierna, comprensivamente degli atti dell’indagine aperta d’ufficio sugli eventi del post-gara e in particolare relativi al comportamento del calciatore Gianluca Mancini (Soc. Roma); delibera di sanzionare il calciatore Gianluca Mancini (Soc. Roma) con l’ammenda di € 5.000,00 per avere sventolato un vessillo offensivo nei confronti della tifoseria della squadra avversaria durante i festeggiamenti post-gara sotto la propria curva. Il Giudice Sportivo: dott. Gerardo Mastrandrea.