Il calciatore ora al Monza: «La sera in cui sono andato a cena con Adriano Galliani dopo la firma è stata quasi la prima volta in cui mi sono sentito davvero un professionista»
La Gazzetta dello Sport ha intervistato il giovane Alessio Zerbin, passato in questa sessione di mercato dal Napoli al Monza. Il giovane calciatore vanta alle spalle già tantissime esperienze tra cui lo scudetto vinto col Napoli nella passata stagione. Uno dei suoi ricordi è proprio per Mazzarri: «Mazzarri mi ha dato grandi possibilità, io ho cercato di farmi conoscere da lui e mi ha tenuto in considerazione. Anche grazie a lui sono arrivato qui pronto».
Zerbin aveva da tempo espresso il desiderio di giocare con più continuità per potersi migliore e dimostrare sopratutto chi è. Proprio per questo è arrivata poi la decisione Monza: «E’ l’occasione per giocare con più continuità e per dimostrare di essere da A. E’ la soluzione giusta. E poi… Galliani!».
Alessio è stato affascinato da Galliani: «La sera in cui sono andato a cena con Adriano Galliani dopo la firma è stata quasi la prima volta in cui mi sono sentito davvero un professionista. Avevo un po’ di timore reverenziale, mi ha fatto sentire a mio agio. La mia timidezza non è emersa».
L’a.d. si ricorda che lei ha vinto una Coppa Italia di C contro il Monza e che nel 2021-22 ha segnato due gol con il Frosinone contro di lui? «Certo! Me l’ha detto in quella cena… Tra l’altro era destino che vestissi questa maglia: da piccolo ho fatto qualche provino qui prima delle giovanili dell’Inter. Poi ho esordito da titolare in A contro il Monza nella scorsa stagione col Napoli e in questa prima da titolare contro il Monza».
Lei si sente una giovane promessa del calcio? «Ma no! Mi sento uno che sta a metà strada… Valentin Carboni e Samuel Vignato sono giovani, sono del 2005 e 2004. Alla mia età puoi crescere ancora tanto, ma devi spingere. E fuori non bisogna dare alibi. Uno di 24 anni deve essere già pronto, non essere considerato un giovane».