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Horner conosce troppi segreti, perciò la Red Bull lo ha scagionato dalle accuse di molestie

Sa tutto e molto di più, soprattutto sulle due factory di motori che Red Bull gestisce. Mandarlo via sarebbe stato rischiosissimo

Horner conosce troppi segreti, perciò la Red Bull lo ha scagionato dalle accuse di molestie
Red Bull Racing's British team principal Christian Horner looks on during the third practice session for the Abu Dhabi Formula One Grand Prix at the Yas Marina Circuit in the Emirati city on November 25, 2023. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)

Horner conosce troppi segreti, perciò la Red Bull lo ha scagionato dalle accuse di molestie. Lo scrive il quotidiano Libero.

Chris Horner, a suo tempo denunciato e messo sotto accusa da una dipendente per “comportamenti inappropriati”, è stato completamente scagionato.

Molti pensavano e speravano in un licenziamento in tronco del marito della ex Spice Girl Gery Halliwell, a partire dal collega in McLaren, Zak Brown, sino alla stessa Liberty Media. Nessuno aveva scommesso un penny su un esito favorevole a Horner ma la Red Bull l’ha assolto e ha ufficializzato il contrario

la spiegazione di questo sorprendente finale di partita è un’altra, è politica al limite dello spionaggio industriale: Chris Horner non poteva essere fatto fuori dalla Red Bull semplicemente perché è a conoscenza di troppi segreti tecnici del team campione del mondo. Sa tutto e molto di più, soprattutto sulle due factory di motori che Red Bull gestisce per preparare gli attuali Honda e per costruire con Ford quello nuovo del 2026. Farlo andare via sarebbe stato rischiosissimo, Horner avrebbe potuto spifferare a chicchessia dati e segreti importanti e la fuga di notizie sarebbe stata deleteria per un team che domina grazie alla superiorità tecnologica evidenziata nelle ultime stagioni. A questa conclusione sono giunte anche le due fazioni che detengono le azioni del team: quella austriaca proprietaria del 49% e la thailandese che ha la maggioranza.

Il tempo aggiusterà tutto e, fra qualche gran premio o forse prima, questa storiaccia sarà dimenticata.

Il comunicato di Red Bull su Horner

Ora è ufficiale: Chris Horner resta al suo posto al muretto Red Bull. L’indagine interna avviata in relazione a “comportamenti inappropriati” nei confronti di una dipendente ha scagionato completamente il team principal dalle accuse. “L’indagine indipendente sulle accuse mosse contro il signor Horner è completa e la Red Bull può confermare che la denuncia è stata respinta – si legge in una nota della scuderia -. Il denunciante ha diritto di ricorso. La Red Bull è fiduciosa che l’indagine sia stata giusta, rigorosa e imparziale”.

Horner resta al suo posto

Niente scossone in casa Red Bull, dunque. Horner del resto aveva negato tutte le accuse: «Nego completamente queste affermazioni». Horner avrebbe fatto di tutto per evitare che la vicenda venisse a galla. I suoi avvocati avrebbero contattato quelli della dipendente offrendo loro 760 000 euro per non far uscire la notizia ed evitare lo scandalo.

Poi alla presentazione della Rb20, la vettura 2024 della scuderia di Milton Keynes, Christian Horner,  alle domande sulle accuse, ha risposto: «L’indagine è una distrazione per il team che però è totalmente focalizzato sulla nuova stagione e pensa soltanto a correre e iniziare il campionato».

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