A La Vanguardia: «Sono realista: ci sono squadre più pronte di noi per vincere la Champions, ma vogliamo fare un buon risultato a Napoli».
Ilkay Gundogan, centrocampista del Barcellona e della nazionale tedesca, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Vanguardia in cui ha parlato della sua nuova avventura in Spagna e del match di Champions contro il Napoli.
Il Barça corrisponde al club che ti aspettavi?
«Sapevo che sarei venuto in uno dei più grandi club del mondo. Con migliaia di tifosi e opinioni di tutti i tipi su tutto ciò che facciamo».
C’è più pressione al Barcellona o al City?
«Non vedo molta differenza. Sono abbastanza intelligente da sapere quando ho fatto una buona o una cattiva partita. Anche quando mi arrivano critiche da familiari o amici: “Avresti potuto giocare meglio oggi, Ilkay”».
Se ti dico che questo Barça ha il potenziale per giocare meglio, sei d’accordo?
«Sì, sicuramente. Ognuno di noi può fare meglio. Non stiamo giocando secondo le aspettative create. Non è una scusa, ma abbiamo attraversato molte difficoltà, infortuni, giocatori giovani che subiscono molta pressione… I prossimi due, tre mesi saranno fondamentali. È il momento decisivo della stagione. Dobbiamo prenderci massima cura del nostro corpo e allenarci bene per ottenere migliori risultati e alzare il livello».
Il Barça cambierà allenatore la prossima stagione…
«Le dimissioni di Xavi mi hanno sorpreso molto. Avrei voluto fare di più per lui».
Napoli-Barça in Champions, Gundogan: «Vogliamo ottenere un buon risultato»
La squadra è pronta a disputare questa Champions League, a partire da domani a Napoli?
«Sì, certo. Abbiamo bisogno di queste partite per alzare il livello. La Champions League richiede il massimo da noi. Amo questo tipo di pressione. Andiamo a Napoli alla ricerca di un buon risultato».
Hanno cambiato allenatore…
«Questo rende le cose più difficili».
Realisticamente, pensi che il Barça abbia una possibilità di vincere questa Champions League?
Gundogan: «Sarò onesto: vedo altre squadre con più possibilità ed esperienza. Ma se ci qualifichiamo per i quarti di finale, entriamo in un terreno dove tutto è possibile. Chi poteva aspettarsi che l’Inter arrivasse in finale lo scorso anno? Sono realista, ma so anche che è difficile per tutti».