Il suo passaggio in azzurro risale a due stagioni fa. Zanoli è stato l’eterno promesso rossoblù, ma poi è finito alla Salernitana. Saltato anche l’affare Dragusin.
Napoli e Genoa, due club che per un periodo sono stati gemellati, si sono ritrovati spesso a trattare. Tuttavia, l’ultimo trasferimento andato in porto è stato quello del difensore norvegese Leo Ostigard, due stagioni fa. A parlarne è il quotidiano genovese Il Secolo XIX, che scrive:
“In principio fu Alessandro Zanoli, eterno promesso rossoblù, in procinto di accasarsi al Genoa già l’estate scorsa. Poi, tra rumors, marce indietro, telenovele e sgarbi, le operazioni tra Genoa e Napoli si sono moltiplicate. Dopo il passaggio due stagioni fa di Leo Ostigard ai partenopei, i club non sono più riusciti a trovare un’intesa, nonostante non siano mancati contatti e opportunità. Zanoli piaceva molto a Gilardino, ma a gennaio è finito alla Salernitana”.
L’ultima trattativa tra Napoli e Genoa è stata quella per Dragusin:
Il difensore rumeno ha poi scelto il Tottenham, ma sembrava essere molto vicino alla maglia azzurra.
“I due club hanno trattato anche per la cessione di Radu Dragusin. Il club azzurro aveva offerto il “solito” Zanoli, Ostigard che voleva trovare più spazio, più un conguaglio economico; ma a far saltare tutto non è stata stavolta una repentina decisione del Napoli, bensì la scelta del calciatore che sognava la Premier League”.
Il club di De Laurentiis già quest’estate aveva mostrato interesse per Albert Gudmundsson e non si esclude un possibile trasferimento nei prossimi mesi:
“Nel caso dell’islandese ci si è fermati solo alle avance. Piace molto, non solo al Napoli, e a gennaio con la società campana ci sono stati timidi contatti. Nulla di più. Ma resta nel mirino dei partenopei”.
Osimhen non è tra i convocati del match di oggi:
Alessandro Bonan a Sky commenta così:
«È stato via 50 giorni e sono tanti. In 50 giorni sono successe una sacco di cose e in 50 giorni Mazzarri si è affidato ad altri uomini, secondo me è anche giusto che Mazzarri in questa prima partita dia fiducia agli uomini che sono stati a disposizione fino ad oggi. È proprio un messaggio che è giusto che l’allenatore dia alla squadra perché si vive anche di questi equilibri psicologici. Certamente quando rientra Osimhen e rientra con tutto il fisico di cui è in possesso e la sua enorme personalità, il titolare del posto è lui».