Arrivato al Milan con i presupposti del fenomeno, non è mai stato decisivo. Quest’anno 10 gol e 7 assist con la Dea, pronta a riscattarlo per 22 milioni.
Questa sera alle 20:45 Milan-Atalanta. Occhi puntati su Charles De Ketelaere, che in prestito alla Dea ha collezionato fino ad ora 10 gol e 7 assist in 28 partite della stagione; lo scorso anno, appena un assist con i rossoneri.
De Ketelaere un altro giocatore rispetto alla scorsa stagione
Il Corriere dello Sport scrive:
“La storia di Charles De Ketelaere ha confermato che spesso sono i centimetri o i metri a fare la differenza: ne è bastata una quindicina per cambiare le sorti di un giocatore arrivato al Milan coi presupposti del fenomeno ma quasi mai decisivo sotto la gestione Pioli. A Bergamo invece s’è vista la bella copia di quello rossonero, ha trasformato i fischi dei tifosi del Milan in applausi nerazzurri, a suon di gol e colpi di genio. Lì sono riusciti a intuire l’operazione da manuale: in estate l’arrivo in prestito oneroso a 3 milioni col diritto di riscatto fissato a 22 (che verrà esercitato nelle prossime settimane), cifra inferiore a quella pagata dal Milan appena un anno prima (32 milioni più 3 di bonus) e ancor più bassa degli iniziali 40 chiesti dal Brugge”.
Il belga in un’intervista alla Gazzetta: «Contro il Milan non ho pensato “non mi avete capito”»
«Do tutto quel che ho, e posso dare ancora di più. Ma sento che sto crescendo e non mi meraviglia: quello che dai, lo ricevi indietro quasi sempre».
L’Atalanta ha già vinto due volte su due contro il Milan. Per De Ketelaere non è stata una rivincita. Allora quali sensazioni ha provato?
«Non ho pensato “Non mi avete capito”, ma certo quando abbiamo battuto il Frosinone non ero così contento, questo sì. Non era una sensazione negativa, però so cos’è il Milan, dunque anche cosa significa batterlo».