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Zazzaroni: Mazzarri soffre di valutazioni ingiuste, figlie di pregiudizi e diffidenza

Sul Corsport: ha giocato con Osimhen e Anguissa insieme solo cinque partite. Spero che da qui alla fine allena un Napoli convincente

Zazzaroni: Mazzarri soffre di valutazioni ingiuste, figlie di pregiudizi e diffidenza
Db Riyad (Arabia Saudita) 18/01/2024 - Supercoppa Italiana / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Walter Mazzarri è arrivato in un momento delicato per il Napoli, reduce da un inizio di stagione difficile. Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, scrive sull’approccio del tecnico al club:

Dal 25 novembre ad oggi Mazzarri ha allenato quel che resta dello scudetto. I risultati non sono stati entusiasmanti, tant’è che dopo aver dichiarato amore eterno al 4-3-3, è tornato al calcio più naturale che gli ha permesso di mettere insieme una carriera molto più che onorevole. Non era neppure parente stretto del Napoli campione il pareggio contro la Lazio, e non solo per il differente disegno tattico. Abbiamo sempre considerato Osimhen, Anguissa, Lobotka, Di Lorenzo, Kvara e Meret i punti di forza della squadra; ma Osimhen e Anguissa Mazzarri li ha avuti insieme cinque volte su nove.

Le valutazioni sul lavoro del tecnico le ho trovate spesso ingiuste e soprattutto figlie di un pregiudizio che deriva in primo luogo dal ricordo dello spettacolo mostrato fino a giugno; poi dall’ingiustificata diffidenza che da sempre accompagna il percorso professionale del tecnico. C’è chi nasce con l’etichetta del fenomeno e chi se la deve grattare ogni santo giorno per conquistare consenso e credibilità. Penso sia improbabile che De Laurentiis confermi Walter l’anno prossimo (glielo posso solo augurare): spero tuttavia che da qui a maggio abbia almeno l’opportunità di allenare qualcosa di simile al Napoli più convincente degli ultimi trent’anni”.

Mazzarri e il Napoli si giocano 150 milioni (Corsport):

Una cinquantina di milioni, ormai lo sanno anche al luna park, li garantisce la qualificazione alla prossima Champions League. Ma il biglietto della lotteria (quella del calcio) è questa Champions League che va vissuta a petto in fuori, andando ad affrontare il Barcellona con la consapevolezza del proprio talento e uno sguardo nel futuro gioioso degli States, che dal 15 giugno al 13 luglio 2025 ospiterà la prima edizione del nuovo Mondiale per club, mica pizza e fichi. E per arrivare tra quelle 32, che potranno sguazzare nell’oro di un montepremi lunare dal quale si può staccare pure un assegnino da cento milioni, sarà necessario, anzi indispensabile, liberarsi del Barça, riuscire possibilmente a batterlo almeno una volta, pareggiare un’altra e poi, dopo essersi avventurati nei quarti, cogliere un altro successo.

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