Alla Cbs: «Penso che il 60% delle voci di mercato su di me sono legate alla Premier League. Chiaro che è uno dei campionati più grandi del mondo»
Victor Osimhen, attaccante della nazionale nigeriana e del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Cbs sul suo futuro. Al momento, il calciatore è impegnato con la sua nazionale in Coppa d’Africa.
«Ho già deciso quale sarà il prossimo passo da fare a fine stagione. Ho già deciso. Ho già il mio piano, so cosa voglio fare, so quale sarà il mio prossimo passo».
Osimhen ha parlato ovviamente delle insistenti voci di mercato che lo associano alla Premier League:
«Penso che il 60% delle voci di mercato su di me sono legate alla Premier League. Chiaro che è uno dei campionati più grandi del mondo. Per adesso voglio finire bene la stagione con il Napoli e poi darò seguito alla decisione che ho già preso».
Osimhen ricorda l’influenza di Drogba sulla sua carriera fin da giovane:
«Non posso mentire, venivo da un ambiente molto povero, non potevo permettermi Internet. Poi ho preso il telefono per andare su YouTube e guardarne alcune leggende del calcio. Senza Drogba non credo che sarei arrivato dove sono oggi e nemmeno sarei diventato il tipo di giocatore che sono oggi».
Osimhen lavora e non impreca, aveva bisogno di un pausa dal calvario napoletano (So Foot)
“Nonostante i 7.900 chilometri che separano Napoli da Abidjan, dove le Super Aquile hanno preso residenza per questa Coppa d’Africa, il Pallone d’Oro africano deve ancora fare i conti con i problemi che credeva di aver lasciato sul piazzale dell’aeroporto di Capodichino. Dall’inizio della stagione, infatti, Victor Osimhen nuota in acque agitate ai piedi del Vesuvio”. Comincia così il pezzo che So Foot dedica a Osimhen e alla sua travagliata stagione napoletana. La rivista francese la definisce un “calvario”, tra “pessime prestazioni collettive e individuali, il battibecco con Rudi Garcia, la parodia (razzista) su Tik Tok, i guai familiari e, recentemente, il trasferimento dal Lille al Napoli di nuovo nei radar della giustizia transalpina”. E scrive: “Osimhen aveva davvero bisogno di una pausa. E cosa meglio della Coppa d’Africa nella terra dell’ospitalità per cominciare bene?”.