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Napoli, Mazzarri schiera il 3-4-3 contro la Fiorentina

Mario Rui e Mazzocchi sulle fasce, Lobotka e Cajuste in mezzo. Simeone preferito a Raspadori. Zielinski dato in panchina

Napoli, Mazzarri schiera il 3-4-3 contro la Fiorentina
As Roma 23/12/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Michel Jens-Lys Cajuste

Stasera alle 20 il Napoli affronterà la Fiorentina per la semifinale di Supercoppa Italiana. La partita è stata spostata su Italia 1.

Napoli, nell’undici titolare Cajuste e Mazzocchi:

Pierluigi Gollini; Juan Jesus, Amir Rrahmani, Giovanni Di Lorenzo; Pasquale Mazzocchi, Jens Cajuste, Stanislav Lobotka, Mario Rui; Matteo Politano, Giovanni Simeone, Khvicha Kvaratskhelia.

In panchina: Contini, Idasiak, Zielinski, Zerbin, Lindstrom, D’Avino, Ostigard, Gioielli, Gaetano, Raspadori.

Per la Fiorentina, il classico 4-3-3

Pietro Terracciano; Cristiano Biraghi, Nikola Milenkovic, Lucas Martinez Quarta, Michael Kayode; Giacomo Bonaventura, Arthur, Alfred Duncan; Brekalo Josip, Lucas Beltran, Jonathan Ikonè.

Il Giornale scrive che per gli azzurri vincere la Supercoppa darebbe un senso alla stagione:

Prendi il Napoli, campione a giugno e in 6 mesi rapidamente rotolato nelle gerarchie del calcio italiano. Vincesse la Supercoppa, darebbe un senso a una stagione che finora non ce l’ha e Mazzarri avrebbe garantito il pass almeno fino a maggio. Non sarà semplice, già contro la Fiorentina, un’altra squadra che dopo le 2 finali perse l’anno scorso (Coppa Italia e Conference) vuole vincere la semifinale di stasera per conquistare il diritto di giocare per una terza Coppa in 8 mesi. 

Inter favorita di tutti, Zhang darà alla squadra un milione e mezzo di premio in caso di vittoria. L’Inter bicampione di Simone Inzaghi può centrare la quinta Supercoppa personale (staccando Lippi e Capello a 4) e la terza consecutiva per il club. Maurizio Sarri, l’unico che ha avuto il coraggio di dire ciò che pensa di questa trasferta, ritiene che la Supercoppa serva più al blasone degli allenatori che a quello dei club. Eppure vincesse la sua Lazio, sommerebbe un trofeo al secondo posto dell’ultimo campionato, valso tra l’altro il biglietto aereo per Riad. Non proprio un ciclo, ma almeno una vittoria.

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