È pronto a dire no all’offerta allettante dell’Al-Shabab, non è il momento. Oggi l’esordio di De Rossi in Roma-Verona
Mourinho sta pensando di chiedere i danni d’immagine alla Roma. A scriverlo è il quotidiano la Repubblica all’interno di un articolo su De Rossi che oggi alle 18 esordisce all’Olimpico sulla panchina dei giallorossi contro il Verona.
Scrive Repubblica:
Inattesa, invece, è stata per Mourinho la chiamata di addio. Dolorosa. È finita, trovati un’altra. L’ha trovata. Ma potrebbe non essere quella giusta. Oppure non è il momento giusto, sentiamoci tra un po’. Mou sta pensando di chiedere i danni d’immagine al club ed è pronto a dire no all’offerta allettante dell’Al-Shabab, anche se accettando avrebbe potuto subito rivedere la sua Roma, mercoledì prossimo, nell’amichevole in Arabia.
Verdone boccia Mourinho
L’esonerò di Mourinho ha scosso tutto io mondo romanista. Sia il Messaggero che il Giornale intervista uno dei simboli del tifo giallorosso, Carlo Verdone. L’attore e regista prova un profondo e viscerale amore per la Roma, ma lucidamente commenta l’addio dello Special One e l’operato dei Friedkin. Secondo Verdone, l’allenatore portoghese ha delle pesanti responsabilità che hanno condizionato la sua situazione in panchina. Al Giornale, l’attore romano dice:
«Di chi è la colpa? Un po’ di tutti. Sarebbe ingiusto buttare la croce solo su Mou ma da uno come lui ci si aspettava molto
di più. Aggiungo che un po’ di autocritica da parte sua non avrebbe fatto male… Invece si è solo lamentato di non avere una squadra all’altezza della situazione».
Verdone: «La Roma non ha avuto uno straccio di gioco con Mourinho»
La spiegazione arriva delle parole rilasciate al Giornale arriva dal Messaggero a cui l’attore ha rilasciato un’altra intervista.
«Ascoltare Mourinho ripetere così tante volte che la rosa era inadeguata: non adatta ad alimentare grandi ambizioni, secondo ma alla lunga ha pesato tanto. Se dici quelle cose in conferenza stampa, certifichi, prima di tutto nello spogliatoio tra i tuoi, che il valore di certi giocatori non è quello di cui si parla quando si leggono le valutazioni. Io credo che nello spogliatoio, persino più che in società, a qualcuno queste cose siano andata di traverso. Se non li ritieni tu all’altezza uno che vale 100 poi si sente valutato 40 o 35».
E poi, «se è realmente così ammetti una fragilità che si insinua nel gruppo. Poi la squadra obiettivamente non ha avuto uno straccio di gioco: penso che siano stati in questi due anni due addii dolorosissimi e subiti da Mourinho, quelli di Mkhitaryan l’anno prima e di Matic in questa stagione».
Infine anche un appunto sui Friedkin
«Chi sono questi Friedkin? Nessuno li ha mai visti, non hanno mai rilasciato interviste, cosa vogliono fare davvero della Roma? Nei quadri societari mancano figure importanti e alcune non parlano neppure l’italiano».