Non basterà il patto con gli ultras per gestire il malcontento. Ha voluto dire qualcosa di forte e inatteso che fermasse lo sciame di fischi e insulti
Le scuse sono un modo per sentirsi meglio con se stessi (il Napolista)
Non è questione di scuse. Le scuse sono un modo per sentirsi meglio con se stessi, passando per umili col prossimo. Ma nella democrazia dell’ipocrisia sono un passo necessario. L’unica vera ammissione di colpa per il presidente De Laurentiis (cui auguriamo un felicissimo 2024) sarà l’ingaggio non di top player, bensì di qualcuno in grado di governare il caos primordiale che è il Napoli di questo nefasto post scudetto. Sino ad allora, cambi di allenatore, rinnovi roboanti, ritorni di fiamme rimbambite, giocatori nuovi per raddrizzare la barca saranno solo pannicelli caldi utili per una settimana dieci giorni. Poi si ripiomberà nelle secche della mediocrità degli ultimi mesi.De Laurentiis ha sopravvalutato la personalità dei giocatori
Il Napoli ha vinto quando ha finalmente avuto un leader vero e dei giocatori pronti a sposarne il progetto. È questo che De Laurentiis ha sopravvalutato: ha ritenuto i giocatori del Napoli pedine in grado di essere decisivi su qualsiasi scacchiere. Qui è venuta fuori tutta l’insipienza presidenziale in materia. Ha pensato che il teorema del cinepanettone fosse applicabile al calcio, che sembra una materia molto facile (fare un gol in più degli altri), ed invece è qualcosa di tremendamente complicato, che somiglia alla vita vera, dove ci sono gli essere umani con le loro miserie, le loro paure e le loro menzogne.
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