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Tutti contro la Superlega, solo il calcio italiano sta ancora zitto: aspetta di capire dove soffia il vento?

La sentenza ha scatenato ovunque reazioni di club e istituzioni. Tranne qui. Non fiata per ora Gravina né i club che restano acquattati

Tutti contro la Superlega, solo il calcio italiano sta ancora zitto: aspetta di capire dove soffia il vento?
Ci Bari 14/10/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Malta / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Tutti contro la Superlega, solo il calcio italiano sta ancora zitto: aspetta di capire dove soffia il vento?

Poco dopo le 9.30 la lettura della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea che potrebbe rivoluzionare l’infrastruttura del calcio europeo per club. Alle 15, circa sei ore dopo, registriamo le reazioni di tutti i “player”, gli attori del calcio internazionale. Hanno parlato tutti, della riesumazione della Superlega: la Fifa, Ceferin, l’Uefa, l’Eca, la Liga, Tebas, Florentino Perez e Laporta, Al Khelaifi, e poi le società spagnole, da quelle importanti a quelle minori (stasera scenderanno in campo addirittura con le magliette di protesta), le federazioni varie. La Liga, la Premier League, e poi anche la Bundesliga. Tutte a difesa dello status quo. Addirittura ha fatto una nota il governo inglese, durissima, annunciando che farà una nuova legge apposita per evitare la sconcezza di due anni fa, con i club inglesi ribelli e poi in ritirata in appena 48 ore. Chi manca all’appello? Mumble Mumble….

L’Italia manca. E chi sennò? In realtà hanno parlato il Presidente del Coni Malagò, e il Ministro dello Sport Abodi, un po’ malvolentieri, strattonati per la giacca dai giornalisti presenti al Coni. Ma manca il calcio italiano. Mancano i club, anche quelli inizialmente coinvolti nella prima Superlega: il Milan, l’Inter, la Juve. E manca Gravina. Il Presidente della Figc che ieri aveva preso una posizione netta, fermamente contraria alla Superlega. In teoria anche il presidente della Lega Serie A Casini. Il solo De Laurentiis ha fatto sapere all’Ansa di aver accolto favorevolmente la sentenza ma sue dichiarazioni non ci sono.

Arriveranno, infine. Parleranno anche loro. Stanno decidendo probabilmente da che parte soffia il vento.

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