Motta e i suoi calciatori, con il passare delle settimane, sono diventati un corpo unico. Il Bologna è in alto in classifica anche grazie alla bravura del suo “bimbo che resterà sempre suo bimbo” Thiago
Thiago Motta ha costruito il suo Bologna come una macchina in grado di lottare per un posto in Europa e mettersi al di sopra in classifica anche del Napoli campione d’Italia. Il Bologna ha vinto la sfida con la Roma per 2-0 e si è guadagnata il quarto posto in classifica di Serie A, un punto sopra al Napoli di Mazzarri.
La squadra di Motta è stata costruita per affacciarsi al panorama europeo.
Il Corriere dello Sport commenta così l’ascesa della squadra:
“Che il governo del Bologna fosse sicuro in estate di aver costruito una squadra con un motore da Europa, no, non sarebbe corretto dirlo, ma che quanto meno lo sperasse è un segreto conosciuto. Thiago Motta e i suoi calciatori, con il passare delle settimane, sono diventati un corpo unico.
Ora, che il Bologna potesse essere al quarto posto in classifica, in zona Champions League, dopo 16 giornate di campionato non era immaginabile, ma che avesse un motore importante e soprattutto affidabile come cilindrata, sì, uno avrebbe anche potuto aspettarselo. E il fatto che lo stesso Mourinho alla fine di Bologna-Roma lo abbia messo in piazza è una testimonianza che conta, al di là del fatto che ciò è evidenziato anche dai numeri. Certo dai numeri che sono sempre più indicativi: fin qua il Bologna ha perso solo due partite, la “prima” contro il Milan e quella di Firenze contro la Fiorentina. Il Bologna è così in alto in classifica soprattutto per le difficoltà attraversate fin qua da Napoli, Roma e Lazio, è vero, ma anche per i motivi indicati da Mourinho, e cioè prima di tutto la bravura del suo “bimbo che resterà sempre suo bimbo” Thiago, e poi per la qualità, la gamba, la fisicità, la gioventù e anche la capacità di essere sempre intensi e aggressivi dei suoi calciatori. E poco importa se sono poco conosciuti, è con il tempo che si faranno conoscere, come è successo per l’Atalanta”
Libero commenta così il Bologna di Thiago Motta:
“Il Bologna (che festeggia il successo proprio a un anno dalla morte di Mihajlovic) è una squadra, la Roma è un insieme di singoli non più o non ancora al top. Al Bologna interessa la porta avversaria, il campo davanti a sé e l’idea di poter crescere nel tempo; alla Roma interessa la propria porta, il campo alle spalle e il risultato immediato. Il Bologna non sarebbe la prima squadra che arriva in Europa a sorpresa, dopo una crescita basata sul gioco e sui giocatori. Un tempo quella squadra era l’Udinese, poi è diventata il Sassuolo”.