Lo sconto di pena non può essere superiore al 50% della squalifica. Il francese deve anche dimostrare la non intenzionalità
Tuttosport torna a parlare di Paul Pogba, il centrocampista francese risultato positivo al test antidoping. Pogba avrebbe fatto uso di testosterone, inconsapevolmente secondo lui. Sarebbe stato un medico statunitense a fargli assumere l’integratore contenente la sostanza proibita, senza peraltro informare lo staff medico della Juventus.
Il quotidiano sportivo, citando fonti inglesi, riferisce della strategia difensiva del campione francese. Pogba vorrebbe patteggiare una squalifica, dichiarandosi quindi colpevole potrebbe ottenere una squalifica di 18-24 messi. Solitamente, la violazione per doping viene punita con una squalifica di 4 anni.
Per ottenere il patteggiamento però, Pogba deve trovare l’accordo con il procuratore antidoping e dimostrare di aver assunto la sostanza in maniera non intenzionale.
Scrive Tuttosport:
“Un patteggiamento a 18-24 mesi di squalifica: è l’indiscrezione che filtra dall’Inghilterra sulle sorti di Paul Pogba, il centrocampista della Juventus sospeso dall’11 settembre perché risultato positivo al testosterone. Sarebbe dunque quella del patteggiamento la via del francese per limitare rischi e danni: la violazione per doping prevede infatti una squalifica di 4 anni, che può essere dimezzata se si riesce a dimostrare la non intenzionalità dell’assunzione. Con il patteggiamento Pogba avrebbe uno sconto che non può essere superiore al 50% della proposta di squalifica formulata dalla procura antidoping, ma il campione francese deve trovare un accordo con il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani e dimostrare la non intenzionalità”.
La Juventus vicina a Pogba
Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, ha rilasciato un’intervista a Telefoot in cui parla anche del caso Pogba:
«Ho avuto modo di parlare con Paul. È vero che è una situazione complicata. Alla Juventus siamo rimasti tutti abbattuti di fronte a questa notizia. Certo, noi siamo con lui. Lui ha il nostro sostegno e speriamo ne esca nel miglior modo possibile».
«Tutto questo per una sola persona è una cosa pesante. Ho deciso di restare alla Juventus questa stagione perché mi sento bene, ho fatto un’ottima stagione l’anno scorso. E restare in un ambiente che conosco bene, in un anno in cui ci sono gli Europei, mi sembrava l’opzione migliore. Futuro? Lo vedremo più avanti, ma sono molto contento della mia situazione alla Juventus e in Francia, quindi questa è la cosa più importante».