Un attaccante come lui ha bisogno di essere al top dal punto di vista fisico per lasciare il segno. Contro Real e Inter non ci è riuscito
Osimhen non ha mai segnato allo Stadium. A scriverlo è l’edizione napoletana di Repubblica con Pasquale Tina.
Osimhen è rientrato contro l’Atalanta col debutto di Mazzarri in panchina: un assist decisivo per il gol di Elmas ma anche la sensazione di un rodaggio da completare. Un attaccante come lui ha bisogno di essere al top dal punto di vista fisico per lasciare il segno. Contro Real e Inter non ci è riuscito: sono state tappe di avvicinamento verso la migliore forma. L’obiettivo è mostrarla domani allo Stadium con la Juve. È uno stadio in cui Osimhen non ha ancora segnato e gli piacerebbe sbloccarsi in una sfida decisiva per il futuro del Napoli. I campioni d’Italia devono invertire la tendenza e ci proveranno contro i bianconeri, in un match molto complicato pure per le caratteristiche dei bianconeri. La squadra di Max Allegri concede pochissimo spazio e riesce spesso a prevalere di misura. Non è l’avversario ideale per un Napoli che deve migliorare la tenuta fisica per essere pericoloso.
CHE FINE HA FATTO LA COPPIA KVARA OSIMHEN (GAZZETTA)
La Gazzetta attacca l’intesa tra Osimhen e Kvara
“L’intesa tra Osimhen e Kvaratskhelia è stata immediata, come se i due si conoscessero da sempre, eppure quell’armonia che ha ispirato uno storico tricolore adesso sembra un ricordo”.
Scrive così l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport che punta il dito sulla coppia d’attacco del Napoli che venerdì si troverà a dover affrontare la Juventus
“L’anno scorso Kvara ha ispirato in sette occasioni i gol di Osimhen in campionato, durante questa stagione invece non si sono ancora trovati. Gli infortuni si sono messi di traverso, certo, ma anche in campo non restituiscono l’immagine di una coppia affiatata. Verrebbe da chiedersi cosa ne è stato di quel duo che ha scalato vertiginosamente la classifica del Pallone d’Oro 2023: l’esterno georgiano — votato anche Mvp del campionato — ha chiuso al 17° posto della graduatoria, il centravanti nigeriano era arrivato addirittura 8° dopo un’annata strepitosa da capocannoniere della Serie A con 26 reti. Ad oggi, l’unico dato più o meno confortante è che insieme sono arrivati a 10 centri complessivi, superando Chiesa e Vlahovic con cui ingaggeranno una sfida a distanza venerdì”.