La ministra dello Sport: «non è possibile avere per il calcio morti, feriti, agenti stressati, edifici distrutti. Consì non si può continuare»
In seguito agli scontri verificati sabato 2 dicembre nel pre-partita tra tifosi del Nantes e del Nizza, un tifoso della squadra di casa è morto; un trentunenne che ha perso i sensi dopo essere stato accoltellato alla schiena. Nonostante i soccorsi siano arrivati tempestivamente, l’uomo non ce l’ha fatta; faceva parte della Brigata della Loira, gruppo organizzato dai tifosi del Nantes. La Procura della città ha aperto un’indagine per omicidio volontario.
Le Parisien scrive in merito:
“Vorremmo dire che questo dramma non ce lo aspettavamo. Che non potevamo immaginare che una serata di calcio potesse portare a una tale diffusione di odio nel 2023. A France Inter ha parlato il ministro dello sport Amélie Oudéa-Castéra: «Abbiamo bisogno di un’iniziativa globale, di una risposta globale, con soluzioni radicali. Non è possibile che abbiamo agenti delle forze dell’ordine stressati, edifici distrutti, autobus schiacciati, persone ferite e ora un morto. Basta». Ha chiesto di escludere “per ora” dagli stadi e dal viaggio i sostenitori dei club che giocano in trasferta per una partita classificata come rischiosa. Di fronte all’estrema gravità dei fatti accaduti sabato, non si tratta di accontentarsi dei divieti dei singoli stadi come per gli insulti razzisti o omofobi pronunciati. Dal momento che la violenza sta diventando sempre più presente, che gli individui sono direttamente presi di mira in strada, il governo vuole dare sanzioni. L’Associazione nazionale dei sostenitori (Ans), addolorata dai vari eventi di Nantes, non ha dichiarato ancora nulla al momento”.
L’Equipe parla di una Francia preoccupante, specie in vista delle Olimpiadi 2024:
“All’interno delle autorità pubbliche, ci sono alcuni che pensano che la morte di un tifoso un’ora prima del calcio d’inizio di una partita di Ligue 1, a pochi passi da un bar che è anche uno dei luoghi di ritrovo della Brigata Loira, sia stata in parte oscurata dall’atto terroristico avvenuto a Parigi nello stesso momento. La volontà, molto chiara, è di prendere misure radicali perché l’immagine del calcio e della Francia in termini di sicurezza, a pochi mesi dai Giochi Olimpici, è negativa. In un contesto di elevata minaccia terroristica, le autorità pubbliche non vogliono più assumere altrettanti agenti di polizia per supervisionare. Da parte dello Stato e delle autorità, spetta alle associazioni dei tifosi assumersi le proprie responsabilità”.
“On ne peut pas continuer comme ça dans le foot, ce n’est pas possible.”
La ministre des Sports Amélie Oudéa-Castéra (@AOC1978) en appelle à des “mesures radicales” après la mort d’un supporter à Nantes ce week-end, notamment sur les déplacements de supporters.#le710inter pic.twitter.com/cjjTFHKOpp
— France Inter (@franceinter) December 4, 2023