La società potrebbe citare dichiarazioni di altri allenatori di Serie A dai contenuti più gravi, ma per i quali non sono state aperte indagini.
Nel post-partita di Sassuolo-Roma le dichiarazioni di Mourinho sull’arbitro e Berardi hanno fatto intervenire la Figc per aprire un’indagine. Il Messaggero scrive:
“La Procura della Figc ha chiuso le indagini su José Mourinho, aperte a seguito delle dichiarazioni rilasciate nei confronti dell’arbitro Matteo Mercenaro e di Domenico Berardi. Adesso la palla passa alla Roma a cui è stata notificata la contestazione formale con avviso di conclusione indagini per dichiarazioni lesive, Il club avrà immediatamente accesso agli atti e nei prossimi sette giorni presenterà le memorie difensive, oppure, chiederà al procuratore federale Chiné di interrogare Mourinho prima di un possibile deferimento. La società ha scelto di non dissociarsi dalle parole del tecnico e potrebbe usare come strategia difensiva quella di citare dichiarazioni di altri allenatori di Serie A dai contenuti più gravi, ma per i quali non sono state aperte indagini”.
LA PROCURA FIGC APRE LE INDAGINI:
Secondo la procura federale, Mourinho avrebbe violato gli articoli 4 e 23 del Codice di Giustizia Sportiva, che riguardano i “principi della lealtà, correttezza e probità” dei tesserati e le “dichiarazioni lesive”. Oltre ad un’ammenda, Mourinho dovrebbe ricevere una squalifica dall’entità importante. «Mi preoccupa l’arbitro, lo abbiamo avuto tre volte come quarto arbitro e non penso abbia la stabilità emozionale per partite di questo livello. È una partita super importante per noi, non mi lascia tranquillo il profilo dell’arbitro e nemmeno chi è al Var: con lui abbiamo avuto spesso sfortuna… Vedrete che sicuramente domani con Marcenaro, Mancini prenderà un giallo dopo 10 minuti e salterà la Fiorentina». «Il Sassuolo una buona squadra con un buon allenatore, poi giocano una partita a settimana. Hanno qualità e spesso andiamo in difficoltà con loro, sarà una gara difficile. Poi c’è Berardi, un giocatore fantastico, lo amo, ma bisogna avere rispetto per gli avversari. Quello che fa lui è troppo, esagera nel prendere in giro gli altri, per prendere i gialli, i doppi gialli… Io lo amo e lo odio. È un grande giocatore, ma quel profilo di comportamento in campo non mi piace. Se fosse un mio giocatore non mi piacerebbe per niente»
L’INTERVISTA IN PORTOGHESE DEL TECNICO DELLA ROMA (Gazzetta):
Dopo il gesto delle manette, dopo «il rumore dei nemici», dopo «la prostituzione intellettuale», dopo il sarcasmo dei «zero tituli» – tra l’altro indirizzato proprio alla Roma – o dopo il gesto del bambino che piange rivolto poche settimane fa a Palladino, stavolta Mourinho se n’è inventata un’altra. Anzi, l’ha studiata con cura. Una lunga dichiarazione in portoghese, senza prendere fiato per non permettere all’interlocutore di intervenire, che ha mandato in tilt chi stava ascoltando. Di sicuro, e la lettura è così banale da non essere probabilmente all’altezza di un mago della comunicazione (sia chiaro senza alcuna ironia), probabilmente Mourinho aveva solo bisogno di chiudere il cerchio.