La Roma senza Dybala e con la solitudine di Lukaku è nient’altro che un muro, capace di resistere finché si può
Lukaku senza Dybala è come il superstite di un incidente aereo nella giungla. Lo scrive Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport.
Dybala ha la luce e la fragilità di una cristalleria di Lalique. Lukaku senza Dybala è come il superstite di un incidente aereo smarrito nella giungla. La Roma senza Dybala e con la solitudine di Lukaku è nient’altro che un muro, capace di resistere finché si può.
L’ennesima iattura muscolare di Dybala pesa sul finale d’anno dei giallorossi, che domenica si presenteranno a Bologna senza l’argentino e senza Lukaku, cioè senza qualità, e poi affronteranno il Napoli in casa e la Juve a Torino. Ieri sono bastati venti minuti al burattino di cristallo per accendere la Roma.
Ma questo è Dybala: una meravigliosa incompiuta, buona non per godere, ma per consolarsi. Ma inconsolabile, senza di lui, è Lukaku. A cui nessuno dei restanti giallorossi offrirà più un solo pallone appena giocabile. Questo per dire che i rimedi di Mourinho hanno, nelle condizioni date, del prodigioso. E del misteriosamente geniale.
La Roma in nove pareggia 1-1 con la Fiorentina. Espulso Lukaku (che salterà il Napoli ora settimo)
Quando c’è Mourinho, le partite sono dei film di cui non riesci a immaginare il finale. La Roma ha pareggiato 1-1 con la Fiorentina e ha chiuso in nove uomini. Reti di Lukaku e Martinez Quarta. Prima espulso Zalewski per doppia ammonizione, poi Lukaku per una brutta entrata. Lukaku quasi sicuramente avrà due giornate di squalifica e salterà il Napoli. Anche Dybala è a rischio perché è uscito per infortunio, ha un problema al flessore sinistro. Anche se a Sky dicono che possa essere meglio del previsto. Roma-Napoli si gioca tra due settimane.
Al momento al quarto posto ci sono Roma e Bologna con 25 punti.
Napoli e Fiorentina sono a 24, la Fiorentina ha vinto a Napoli e quindi è sesta. Perché quest’anno a parità di punti varranno gli scontri diretti, poi la differenza reti negli scontri diretti e poi la differenza reti.
Atalanta 23.
Quindi ci sono cinque squadre in due punti per un posto. Il Milan è a 29.