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L’intervista a De Laurentiis è di 1.623 parole: Mazzarri non compare mai

Al Corsport il presidente parla di tutto, con Garcia ricorda la donna distratta di De André, prospetta scenari. Ma del tecnico del Napoli non c’è traccia

L’intervista a De Laurentiis è di 1.623 parole: Mazzarri non compare mai
Mg Bergamo 25/11/2023 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

L’intervista a De Laurentiis è di 1.623 parole: la parola Mazzarri non compare mai. Nemmeno per sbaglio.

È quel che balza all’occhio dopo aver letto l’ampia intervista del Corriere dello Sport (a firma Alessandro Barbano) ad Aurelio De Laurentiis. Ha parlato di tutto: dalla Superlega, ai signori della Uefa e della Fifa. È tornato sulla sua idea di Serie A: un campionato italiano ristretto sul modello Nba con quattordici squadre rappresentative delle città più importanti (e quindi dentro il Palermo e la sua Bari e ovviamente fuori il maledetto Frosinone).

Poi è tornato a parlare di Garcia. E ha ricordato ancora una volta l’indimenticabile verso di “Amico fragile” di De André.

Lo sa che io ho perduto due figli
Signora, lei è una donna piuttosto distratta.

De Laurentiis ci ha di nuovo propinato la storia del pentimento immediato per la scelta di Garcia. Lo aveva capito subito che non andava bene. Addirittura il giorno della presentazione a Capodimonte. E meno male che aveva dato vita a un casting imperiale. Resta la domanda: di che cosa hanno parlato quando si sono visti prima della firma del contratto? O è stata un’assunzione al buio? Modello incontri con sconosciuti. È l’eterna riproposizione della gag dell’ospite d’onore. Diciamo che Garcia (che, attenzione, al momento ha buonissime chance di essere rivalutato) è arrivato a insaputa del signor Aurelio.

L’aspetto più sorprendente, però, è l’assenza della parola Mazzarri. Come se non esistesse. Come se non fosse mai tornato. Neanche un accenno. Niente. Dedica due risposte a Garcia e mai pronuncia la frase: “adesso però è diverso” o concetti simili. Mai. Parla ovviamente di Spalletti la sua ossessione. Di Thiago Motta, di Luis Enrique presentato come uno attaccato al denaro (che volgarità), persino Nagelsmann. Mazzarri è un fantasma. C’è solo un accenno indiretto quando pronuncia la frase: “Quest’anno abbiamo avuto due allenatori”.

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