Sportmediaset: vince ma risulta fragile nella fase di non possesso; inoltre, i calciatori manovrano con meno fluidità e cattiveria.
Il Napoli ieri ha vinto contro il Cagliari 2-1, vittoria che mancava in casa in campionato dal 27 settembre nel match contro l’Udinese. A risolverla sono stati Osimhen e Kvara, ma ancora evidenti sono le incertezze difensive della squadra di Mazzarri. Sportmediaset scrive:
“Il Napoli torna a correre. E lo fa grazie alle sue star. Al Maradona Osimhen e Kvaratskhelia sono tornati a brillare, mostrando il meglio del repertorio e regalando a Mazzarri una vittoria pesante per la classifica e per l’umore. Ma i tre punti incassati col Cagliari non hanno spazzato via definitivamente dubbi e perplessità sul progetto azzurro dopo la separazione da Spalletti e Garcia. Ancora qualche crepa pericolosa sulla tenuta difensiva, sugli equilibri tra i reparti e sui meccanismi di gioco. Rispetto alla scorsa stagione, il Napoli ha rallentato il passo in ogni zona del campo, risultando più prevedibile in fase di costruzione e fragile nella fase di non possesso. Senza pressing sui portatori e col baricentro più basso, gli azzurri manovrano con meno uomini, cattiveria e fluidità.
Le incertezze di Juan Jesus e compagni non aiutano a proteggere e blindare la porta di Meret, ma la fase di non possesso spesso dipende dal lavoro e dall’applicazione di tutta la squadra. Senza le giocate individuali di Osimhen e Kavara al momento gli azzurri sembrano ancora lontani parenti di quanto visto la scorsa stagione con la palla tra i piedi. E per guadagnare terreno su Milan, Juve e Inter devono cambiare passo”.
Il Napoli riesce a superare il Cagliari di Claudio Ranieri. Squadra invero non irresistibile e che arriva al Maradona con la terza peggior difesa del campionato. E con una linea difensiva piuttosto ballerina, tant’è vero che raramente riesce a mettere in fuorigioco gli azzurri. Il primo tempo finisce 0-0. Dopo un’ora di gioco, Mazzarri decide che può bastare con Cajuste e Natan in campo. Segnaliamo che l’effetto Francini è rapidamente svanito nel brasiliano. Mario Rui viene accolto come il salvatore della patria. E pensare che a lungo è stato considerato il signor Malaussene del Napoli (quello che oggi è Meret). Il suo ingresso in effetti cambia la partita. E con lui si ridesta anche Osimhen. Il primo gol è un grande classico: cross del portoghese e imperioso stacco del nigeriano: colpo di testa, Scuffet smanaccia ma non troppo. Uno a zero. Dura poco. Perché il Napoli è sempre convalescente (e lo resterà per tutta la stagione). Becca gol dopo quattro minuti con Pavoletti che si beve Juan Jesus in area piccola. Per fortuna la determinazione della squadra campione d’Italia non è diminuita. Osimhen in area esegue un numero alla Osimhen, controllo al volo con numerosi tocchi, mette al centro e Kvara segna con una mazzata sul primo palo.