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Geo-blocking addio, rivoluzione nel calcio: in Italia (in Europa) si potranno vedere streaming esteri

Cade l’esclusività territoriale. Una sconfitta per la Lega Serie A. Ziliani: «addio ai racconti di regime». Ma l’iter di applicazione è molto lungo

Geo-blocking addio, rivoluzione nel calcio: in Italia (in Europa) si potranno vedere streaming esteri
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: telecamera pallone

Geo-blocking addio, rivoluzione nel calcio: in Italia(in Europa) si potranno vedere streaming esteri.

Rivoluzione nel settore audiovisivo. Il Parlamento europeo ha detto sì alla rimozione del geo-blocking, si potranno guardare streaming stranieri. Non ci saranno più licenze territoriali. Per guardare la Serie A si potrà sottoscrivere un abbonamento in Germania o in Francia. Ùna rivoluzione profondamente avversata dalla Lega Serie A che ha perso la battaglia. Ma – attenzione – i tempi di applicazione sono lunghi, molto lunghi, l’iter è appena cominciato.

Come scrive Calcio e Finanza:

Il Parlamento europeo dice sì alla volontà di rimuovere i blocchi geografici per i servizi di streaming incentrati su film, serie tv e la trasmissione di eventi sportivi in diretta. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che potrebbe impattare in maniera devastante sull’ecosistema calcistico a tutti i livelli: dai campionati nazionali alle coppe europee. La risoluzione è stata approvata con 376 voti a favore, 111 contrari e 107 astenuti e servirà alla Commissione europea per stilare un nuovo regolamento entro il 2025.

Il geo-blocking è, in sostanza, quel blocco che vieta ad esempio di potersi abbonare in Italia a servizi streaming esteri. Un regolamento che limita i blocchi geografici all’interno dell’Unione europea esiste già, ed è datato 2018. Al suo interno si legge tuttavia che «i servizi audiovisivi, compresi quelli il cui principale obiettivo consiste nel fornire accesso alla trasmissione di eventi sportivi, e che sono forniti sulla base di licenze territoriali esclusive, sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento».

Su Twitter esulta Paolo Ziliani:

Sono stato fra i primi a parlarvene e a mostrarvi il volto dell’europarlamentare danese, Karen Melchior, promotrice della mozione. Il Parlamento UE ha approvato la cancellazione del geoblocking e entro il 2025 la libertà di abbonarsi anche a piattaforme straniere, e a meno prezzo, sarà legge. 376 voti a favore, 111 contrari. Una bellissima notizia per gli sportivi che possono scegliere l’abbonamento più conveniente e evitare di ascoltare i racconti di regime. E soprattutto, più libertà vera per tutti.

De Siervo ad della Lega Serie A aveva detto:

Ci opponiamo strenuamente all’abolizione del geoblocking perché metterebbe a serio rischio la sostenibilità economica del settore calcio e film in tutta Europa, cancellerebbe le diverse identità distributive nazionali e conseguentemente porterebbe un indebito vantaggio alle grandi piattaforme OTT americane come Netflix, Amazon, Disney etc. Tutti i più importanti operatori del mondo sportivo, dalle Leghe ai broadcaster – ha aggiunto -, ma anche l’intero comparto cinematografico, hanno capito il rischio di un simile provvedimento e hanno firmato un appello pubblico, proprio perché questa decisione andrebbe contro ogni logica e impatterebbe in modo negativo sugli stessi consumatori, che avrebbero meno scelta di contenuti con un aumento conseguente dei prezzi. Vogliamo restare ottimisti visto che vi sarebbero conseguenze irreparabili eliminando l’utilizzo del geo-blocking, che serve proprio per proteggere il nostro prodotto e la nostra cultura”.

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