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«Fellini prendeva Lsd. Frequentava solo maghi, prostitute, commesse dalle tette enormi»

Il Fatto intervista Ascione suo assistente. «Era certo che Los Angeles gli portasse male. Il presidente della Repubblica lo chiamò per fargli accettare l’Oscar alla Carriera». Lì si sentì male

«Fellini prendeva Lsd. Frequentava solo maghi, prostitute, commesse dalle tette enormi»
Federico Fellini (C) directs his movie "Amarcord", Rome, 1974. Fellini has denied that the movie is autobiographical, but agreed that there are similarities with his own childhood. "Amarcord" was shown at the opening of Cannes Festival in 1974 and was nominated twice at the US Academy Awards in 1976. (Photo by AFP)

Federico Fellini. Strepitosa intervista del Fatto quotidiano a Filippo Ascione, assistente di Fellini in “Ginger e Fred”, che ha vissuto a strettissimo contatto con lui nell’ultimo decennio di vita del regista. L’intervista è di Alessandro Ferrucci.

Quando ha conosciuto Fellini?
Intorno al 1983

Anni di condivisione
Insieme alla sua segretaria sono stato l’ultimo a vederlo; poi è andato dall’amante storica, con la quale stava dal 1957: si è infilato una mozzarella in bocca ed è entrato in coma.

Più appassionato di donne o di magia?
Viaggiava poco, si muove solo se c’era in sensitivo o una sensitiva da incontrare; una volta, ai tempi dell’Unione Sovietica, venne invitato a Mosca da Gorbaciov. Federico rispose “va bene”, ma a aptto di conoscere una famosa sensitiva emarginata dai comunisti.

E…
Ci riuscì.

Quindi Rol era solo uno degli aspetti?
Certo, all’interno del suo percorso ce n’erano altri: dalla cartomante all’Lsd

L’assunzione di Lsd è stata importante?
Quando ha affrontato un percorso con il dottor Emilio Servadio e da quell’esperienza è nato Satyricon; (sorride) lui aveva il controllo totale del film, pure le locandine e la distribuzione; alla fine il produttore gli domanda: “Dove vuoi organizzare la prima?” “A New York”. Quindi tutti si aspettavano una serata tradizionale, invece indica il Madison Square Garden. “Invitiamo i figli dei fiori, così lo vedono sotto Lsd”. E così è stato”.

Gli attori di Fellini erano consci di tutto questo?
Chi?

Mastroianni o la Masina.
Li teneva fuori dalla sua vita. La sua vita privata era composta da sensitivi, maghe, prostitute e commesse con delle tette enormi.

La tabaccaia di Amarcord.
Tutto il cinema conosceva lui, lui non conosceva nessuno. Non andava a serate, prime o feste. Alle nove era a letto. (…) C’era la fila di attori che sognavano di lavorare con lui; Woody Allen insisteva: “Dammi un ruolo, va bene pure quello dell’armadio; oltre ad Allen, De Niro, Nicholson e altri grandi.

Non ha mai ceduto.
Quando arrivavano a Roma, e insistevano per incontrarlo, mi chiedeva di sostituirlo, di portarli a cena. Lui nel frattempo si faceva i cacchi suoi.

E Coppola?
Una volta riesco a organizzare una cena tra lui e Federico; ma Federico all’ultimo momento cede: “Non mi va, poi so che mi rompono i coglioni; sicuro mi chiede di 8 e ½ ma non riscordo neanche di averlo girato. E poi questi mi chiedono di inquadrature specifiche.

Risultato?
Fellini ci ha spedito Giulietta (Masina); in questi casi inviava una letterina più o meno standard: “Caro Francis, ho mia sorella che sta male e sono dovuto andare da lei”.

Fellini ha iniziato a sentirsi male alla cerimonia degli Oscar
Era certo che gli portasse male; la prima volta che è andato a Los Angeles è stato per La Strada. Un giorno esce per una passeggiata, ma senza documenti. Da lì si è convinto che la città e la premiazione fossero negativi per lui.

Alla fine non ha avuto tutti i torti
Per anni, ogni anno, ha rifiutato l’Oscar alla Carriera, fino a quando il presidente della Repubblica lo ha pregato di partecipare per risollevare la nomea del Paese, funestata dall’inchiesta Mani Pulite. In quel caso pure la moglie intervenne per convincerlo.

L’intervista a Sandra Milo su Fellini.

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