Abbandonati da Mancini e graziati da un arbitro compiacente, gli azzurri potrebbero essere accoppiati con Belgio, Ungheria o Turchia e Slovacchia
Oggi alle 18:00 ad Amburgo il via il sorteggio per gli Europei 2024. L’Italia sarà inserita in quarta fascia e il rischio di beccare un girone di ferro (forse sarebbe meglio dire, impossibile) è più che concreta. Il Giornale commenta il sorteggio dell’Italia:
“Strani paradossi del calcio moderno: uscire in trionfo da un campionato europeo e rientrarci da ultimi della classe, in quarta fascia nei sorteggi che si celebreranno oggi ad Amburgo. I campioni d’Europa più veloci della storia, visto che causa Covid sono durati in carica appena tre anni, dal 2021 al ’24, ripartono in tutta umiltà, costretti nell’urna delle cenerentole da un girone di qualificazione modesto), abbandonati dal condottiero di Wembley, Mancini, e graziati da un arbitro compiacente che ci ha evitato all’ultimo assalto ucraino l’ennesima umiliazione dei playoff di ripescaggio“.
Forse però meglio così. Diversi commentatori hanno sottolineato che è nelle difficolta che l’Italia si esalta, forse anche un po’ per scaramanzia. Basti pensare al 2006 e anche al 2021. Già la qualificazione è stata celebrata come una rinascita. Il Giornale:
“Ma come era inimmaginabile fallire la qualificazione in un Europeo a 24 squadre, così è plausibile pensare ad arrivare almeno alla fase a eliminazione diretta, che poi vuol dire entrare tra le migliori 16… E se si pensa che fino a trent’anni fa agli Europei andavano solo le prime 8 del continente, non
sarebbe nemmeno un traguardo gratificante“.
L’Europeo dell’Italia, inoltre, rischia di diventare un enorme paradosso per il calcio italiano:
“In tema di paradossi, però, c’è da registrare anche che il bistrattato calcio italiano è quello
che porta agli Europei il maggior numero di tecnici (5). Tanto che il girone più stuzzicante
potrebbe accoppiare l’Italia di Spalletti al Belgio di Domenico Tedesco (in prima fascia), all’Ungheria di Marco Rossi o alla Turchia di Vincenzo Montella (in seconda) e alla Slovacchia di Francesco Calzona (in terza fascia)”.