Ha 21 anni, nel 2023 è stato eletto miglior calciatore romeno. Ha tredici presenze in Nazionale. Segna anche, già due i gol in Serie A
Dragusin al Napoli, il Genoa chiede 30 milioni (Sky Sport)
Massimo Ugolini da Sky Sport fa il punto sul mercato invernale del Napoli. Ugolini dice che al Napoli Serve un difensore centrale e aggiunge: «forse anche Ostigard è in uscita». Ostigard potrebbe essere diretto al Genoa ed è proprio del Genoa il difensore che piace alla società di De Laurentiis.
Si tratta di Dragusin ma – aggiunge Ugolini – «il Genoa per lui chiede trenta milioni, una cifra importante». Dragusin ha 21 anni, gioca appunto nella squadra di Gilardino, ieri sera ha segnato il gol del pareggio contro l’Inter di Inzaghi. Nel 2023 è stato eletto miglior calciatore romeno. Ha tredici presenze in Nazionale. Lo scorso anno, in Serie B sempre col Genoa, ha segnato quattro reti. Quest’anno in Serie A ne ha segnati due.
Serva anche un’alternativa a Di Lorenzo. I nomi sono i soliti: Faraoni del Verona e Mazzocchi della Salernitana.
Critica la posizione di Zielinski
Ugolini aggiunge: «Si lavora anche a centrocampo, da definire c’è soprattutto la posizione di Zielinski, è un rinnovo difficile, situazione decisamente critica. Hojbierg del Tottenham è la pedina individuata, la prima scelta del club ma anche in questo caso la cifra è notevole. Ma il Napoli ha deciso che a gennaio interverrà pesantemente sul mercato, anche se Mazzarri ha detto che non è gennaio che si rivoluzionano le squadre».
Cosa ha scritto Corbo su Repubblica
Il Napoli è in penosa e forse ingiusta caduta, De Laurentiis sperduto nella sua solitudine. Lo scrive Antonio Corbo nell’edizione napoletana di Repubblica.
Il declino dei campioni d’Italia comincia il giorno dopo lo scudetto. C’è da temere che non sia finito ieri, dopo il campionato più lodato, atteso, acclamato. Proprio vero, più in alto si va, più si soffre nel cadere. Ed il Napoli è in penosa e forse ingiusta caduta, non riesce a rialzarsi, gli manca quello scatto, quel lampo, per ritrovarsi in una identità di gioco che può fare di una ex grande squadra un’altra almeno sufficiente. Questo Napoli si porta addosso il peso di troppe contraddizioni, aperte la fuga di Spalletti. In una iperbole di invenzioni.
Sperduto nella sua solitudine in tribuna Aurelio De Laurentiis è ancora lì a chiedersi dove siano cominciati errori. Il secondo è stato il primo della lunga serie. Quando ha stracciato la “pec”, che inchioda come una raccomandata. Intimava a Spalletti di tener fede al contratto.
Quanto ha inciso nel rifiuto dei tanti interpellati l’idea di tormenti napoletani che traspariva nella fuga per amore dell’arcano filosofo di Certaldo? E quanto ha pesato la presunzione di De Laurentiis convinto di poter fare ancora tutto e da solo?