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Ancelotti si sente amato e supportato dal Real, per questo vuole rinnovare (As)

Nonostante gli sforzi da parte del Brasile, il tecnico italiano sembra più vicino a firmare per un’ulteriore stagione alla corte dei blancos.

Ancelotti si sente amato e supportato dal Real, per questo vuole rinnovare (As)
Mg Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti, secondo quanto riportato da As, sembra vicino al rinnovo con il Real Madrid, declinando quindi la proposta di allenare il Brasile:

Nonostante gli sforzi della Confederazione Calcistica brasiliana (CBF) per un presunto accordo con il tecnico italiano, tale accordo non esiste dato che Ancelotti è stato molto chiaro con loro. Ovviamente è lusingato dalla proposta, ma la sua risposta è stata schietta: il Real è la sua priorità. Non è una questione di soldi, ma di sentirsi supportato dal club, qualcosa che percepisce ogni giorno. Senza dimenticare i tifosi, che lo amano dopo aver vinto tutti i titoli possibili. In questa stagione il Real ha chiuso la fase a gironi di Champions League con punteggio pieno, cosa che non accadeva dal 2015. In 24 partite ufficiali (18 di campionato e sei di Champions League) hanno perso solo una volta, contro l’Atletico.

In Supercoppa affronterà proprio la squadra del Cholo in semifinale e quattro giorni dopo potrebbe esserci una finale contro il Barça. Il club non vuole che la situazione in panchina diventi una telenovela fino a maggio, quindi se tutto dovesse continuare come adesso, a gennaio potrebbe esserci la ‘fumata bianca’ con il rinnovo di Ancelotti fino al 30 giugno 2025. Carletto è più vicino al Bernabeu che al Brasile al momento”.

IL QUOTIDIANO SUL TECNICO ITALIANO:

Se lo avessero ingannato ancora una volta non ingaggiando un killer (in attacco ndr); e se lo costringessero a far giocare giovani non sufficientemente provati; e se gli fosse imposto un cambio tattico? E se i veterani si rivoltassero in panchina? E se lo spogliatoio avesse già fiutato la sua debolezza… cazzate! (che in spagnolo si scrive pamplinas). Arriveremo alla sosta natalizia sostenendo ancora una volta ‘Carletto’ che ha dimostrato di essere il miglior allenatore possibile per questa squadra che conosce dentro e fuori e con la quale ha un rapporto davvero speciale. L’italiano, quando sbaglia, cosa che fa anche lui, riconosce i suoi errori ed è capace di chiedere scusa ai giocatori. I calciatori parlano di lui come del loro padre. Tutti sanno che l’allenatore del Real Madrid non è un egocentrico arrogante cui piace farsi fotografare mentre fa storie nell’area tecnica, né sporgere il petto davanti ai microfoni rivendicando il merito delle vittorie. Al massimo alza il sopracciglio e sorride.

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