Il quotidiano ritiene che il suo sguardo imperscrutabile, non importa quanto sia devastante il risultato, sia uno dei motivi della deriva del Manchester United
A Ten Hag farebbe bene rivedere il suo atteggiamento, e prendere un po’ esempio dal vecchio Mourinho. Il Manchester United non avviava la stagione in maniera così disastrosa dalla stagione 1962-1963.
Il “Telegraph” scrive così:
“Lo sguardo imperscrutabile di Erik ten Hag è diventato uno dei motivi della deriva del Manchester United. Laddove Louis van Gaal una volta si distendeva sulla linea laterale davanti ad Arsene Wenger, e dove Jose Mourinho non aveva paura di prendere a calci con disgusto una bottiglia d’acqua, l’olandese mostra una gamma emotiva sorprendentemente ristretta. Non importa quanto sia straziante il risultato per la sua squadra, la sua risposta predefinita è quella di guardare dritto davanti a sé con quel lungo cappotto scuro, come un detective dell’Europol stanco e a corto di piste“.
Dopo l’ennesimo 3-0 subito in casa contro il Newcastle, i tifosi hanno il diritto di essere perplessi sull’insensibile incomprensione che l’allenatore del Manchester United trasmette.
Mentre il malcontento si diffonde all’Old Trafford, Ten Hag dichiara questo:
«Sappiamo che questo non è abbastanza. Ti chiedi per quanto tempo questo approccio respingerà i lupi alla porta. Perché la storia suggerisce che l’unico modo per superare una crisi del genere è provare alcune tattiche diversive»
Il Telegraph suggerisce che Ten Hag dovrebbe rivedere il suo atteggiamento quasi passivo e prende per esempio le reazioni di Mourinho dopo aver subito pesanti sconfitte nella sua carriera:
“È un principio immutabile in politica come nello sport. Mantieni l’attenzione degli adulti distolta dai problemi reali e affascinata da questioni di nessuna reale importanza, ha scritto Noam Chomsky. Mourinho, durante i suoi 23 anni da allenatore, ha seguito alla lettera questo insegnamento. Quando ha subito una sconfitta casalinga per 3-0 contro lo United, contro il Tottenham nel 2018, non ha adottato l’approccio di Ten Hag di allontanarsi per affrontare l’inquisizione. Invece, si è diretto direttamente allo Stretford End, esortando gli irriducibili ad applaudirlo, facendo appello alla loro buona volontà riguardo ai dubbi della telecronaca”.
Il problema è che non sono più solo i tifosi a percepire negativamente Ten Hag, ma anche i giocatori iniziano ad essere scontenti del pugno di ferro adottato dall’allenatore. La Coppa Carabao doveva aprire l’era di Erik, ma ciò non si è concretizzato come previsto. Adesso l’allenatore olandese è visto da tutti come un tiranno.