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Shevchenko: «Spalletti è uno dei migliori allenatori, temo l’Italia perché hanno fame di rivincita»

Alla Gazzetta: «La qualificazione conta tanto anche per loro, ma noi siamo pronti a batterci. Per noi ucraini i successi sportivi ora valgono di più».

Shevchenko: «Spalletti è uno dei migliori allenatori, temo l’Italia perché hanno fame di rivincita»
Bucarest (Romania) 21/06/2021 - Euro 2020 / Ucraina-Austria / foto Uefa/Image Sport nella foto: Andriy Shevchenko

L’ex Milan ed ex Ct dell’Ucraina Andry Shevchenko ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport del match che dovrà affrontare la sua Nazionale contro l’Italia stasera alle 20:45, valido per la qualificazione a Euro 2024.

Cosa significherebbe per l’Ucraina qualificarsi?

«E’ una partita importantissima, anzi, molto più di una partita per tutti noi. Nonostante la guerra e la necessità di giocare in trasferta la squadra è ancora in corsa e in buona posizione. Reborv ha fatto un ottimo lavoro in una situazione complicata; ha portato una filosofia sua e la squadra si è rigenerata. Arrivati a questo punto non abbiamo niente da perdere, ma non per questo vogliamo accontentarci. Sono sempre al fianco della squadra e do il massimo supporto, lo faccio per il calcio e per il mio popolo».

Quanto pesa giocare una partita così, lontano da casa?

«Tantissimo, ma mi aspetto uno stadio pieno. Ci sono tanti Ucraini in Germania e anche negli altri Paesi in cui abbiamo giocato; anche a San Siro avete visto i nostri tifosi. La Nazionale è seguita dappertutto, è un simbolo che ci unisce. I calciatori lo sanno e vanno in campo anche per i nostri soldati che sono al fronte. Faremo di tutto per farci valere anche contro una squadra forte come l’Italia».

L’Italia è un Paese in cui si sente a casa… non le fa strano giocare proprio contro l’Italia un match così?

Shevchenko: «Nello sport succede, mi è capitato da giocatore e mi capita da tifoso. Ma in questo caso la situazione è ancora più speciale, perché per noi i successi sportivi valgono ora di più».

Chi deve temere l’Italia?

«E’ una squadra giovane, gli elementi di valore sono tanti: Mudryk, Sudakov, poi ci sono altri talenti. C’è un buon mix tra giovani ed esperti».

Il giocatore italiano che teme di più?

«Io temo la squadra nel complesso. Anche per Spalletti le motivazioni sono tante; lo stimo molto, è uno dei migliori allenatori, e vorrà certamente riportare l’Italia in alto. Non ci regaleranno niente perché la qualificazione conta tanto anche per loro, ma noi siamo pronti a batterci».

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