Dopo sei settimane è finita la fase emergenziale curata “con le pacche sulle spalle di un nuovo allenatore più tattile del precedente”. E ora?
E adesso? Gestita la prima emergenza, Gattuso che cosa ha intenzione di fare con questo Marsiglia? Se lo chiede L’Equipe, che analizza la situazione non senza un pizzico di velata ironia. Scrive che Gattuso passa un sacco di tempo al centro Robert-Louis-Dreyfus, che “conosce bene le strutture del club visto che vi ha dormito per due settimane al suo arrivo”. Che “ha avuto subito un assaggio del ritmo frenetico che lo attendeva”, che “lo sapeva quando è arrivato che non c’è mai tanto tempo nel calcio, tanto meno in un club come l’Om”.
Ha gestito le prime settimane “scandite dagli incoraggiamenti e dalle pacche sulle spalle di un nuovo allenatore più tattile del precedente, le sedute sono brevi ma intense e lo staff nota subito i disparati stati di forma della squadra”.
Per lo staff infatti “il problema è più fisico che mentale, e stanno lavorando su entrambi gli aspetti. dopo due partite spettacolari a Monaco e poi contro il Brighton (2-2, 5 ottobre in Europa League), Gattuso e Luigi Riccio, sempre suo il responsabile della parte tattica, hanno individuato il compito più urgente nella solidità della squadra, ai loro occhi troppo sbilanciata. Calci piazzati, coordinamento della difesa a quattro, copertura e marcatura preventiva: i marsigliesi lavorano per proteggersi. Hanno subito solo un gol nelle ultime tre partite, ed è proprio in attacco che appaiono i limiti. Non abbastanza veloce, non abbastanza brava, non abbastanza giusta, la squadra fatica a rendersi pericolosa e il lavoro continua, per Gattuso, che chi gli sta vicino dice deluso e un po’ frustrato dagli ultimi risultati, la sconfitta di Nizza (0 -1, 21 ottobre), il pareggio contro il Lille (0-0, 4 novembre) o la battuta d’arresto contro il Lens (0-1, domenica)”.
L’Equipe non critica l’allenatore, anzi gli riconosce anche un po’ di sfortuna con gli infortuni (Lopez, Gigot, Kondogbia, Veretout, Ounahi, Correa, Aubameyang, Rongier), e scrive che “Gattuso non è stato risparmiato nemmeno dal contesto marsigliese”. Ma lui si dice ottimista e “ribadisce che il gruppo è ricettivo e che lo stato d’animo è positivo”.