La calciatrice spagnola è stata convocata alle 12.30. Intanto, Rubiales continua a sostenere che sia stato un bacio consensuale.
La calciatrice del Pachuca e della Nazionale spagnola Jenni Hermoso il 28 novembre sarà presente al Tribunale Nazionale per rilasciare la sua dichiarazione riguardo al bacio non consensuale datole dall’ex presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales il 20 agosto in Australia. Secondo quanto riportato da Marca:
“Il giudice del Tribunale Nazionale, Francisco de Jorge, ha convocato la giocatrice della Nazionale spagnola Jenni Hermoso il 28 novembre alle 12:30 per rilasciare una dichiarazione sul bacio non consensuale che l’ex presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales le ha dato dopo la finale della Coppa del Mondo a Sydney il 20 agosto. Rubiales è indagato per reati di violenza sessuale e coercizione insieme ad altri tre membri della Federcalcio. Jenni Hermoso non ha ancora dato la sua versione di ciò che è accaduto davanti al giudice, ma lo ha fatto davanti alla Procura, che ha poi presentato una denuncia contro Rubiales dopo aver ascoltato la calciatrice. I quattro uomini hanno negato di aver fatto pressioni su di lei; Rubiales continua a sostenere che il bacio è stato frutto consensuale per la “spontaneità” della celebrazione della vittoria. In questi mesi di indagini, il giudice ha interrogato più di una dozzina di testimoni”.
L’avvocato di Jenni Hermoso ha chiesto un confronto tra il direttore marketing della Federcalcio spagnola (Rfef), Rubén Rivera, e Ana Ecube, amica della calciatrice, che l’ha accompagnata nel viaggio a Ibiza e che sarebbe stata testimone delle pressioni subite per giustificare il bacio datole da Luis Rubiales. La rappresentanza legale della calciatrice ha inviato una lettera al Tribunale nazionale, in cui richiede una diligenza investigativa basata sulla discrepanza esistente tra le dichiarazioni di entrambi. Il confronto pare sia appropriato e” pertinente”, poiché le dichiarazioni che entrambi hanno rilasciato davanti al giudice sono di notoria trascendenza per determinare la colpevolezza dell’indagato, poiché non ci sono altri elementi di prova per la sua indagine.
Le parole della calciatrice spagnola:
«Dover raccontare più e più volte cosa è successo [l’ex presidente della Federcalcio spagnola Rubiales le ha dato un bacio sulle labbra non consensuale durante la premiazione del Mondiale] mi ha fatto molto male. Ci sto ancora lavorando con l’aiuto del mio psicologo, che conosco da molti anni. Per me, la salute mentale è importante tanto quanto l’allenamento quotidiano, quanto le ore che devo dormire per poter andare in campo. Ora mi sento forte e non sto crollando o pensando di non voler più giocare a calcio. Ho dovuto accettare le conseguenze di un atto che non ho provocato, che non avevo scelto o premeditato. Ho persino ricevuto minacce, e questo è qualcosa a cui non ci si abitua mai».