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Germania a “lutto” per l’esonero di Fischer: «L’Union Berlin è caduto nella trappola Bonucci»

Lo Zeit: “Giocava in Champions per il fallimento delle altre tedesche, ha puntato sui nomi ed è stata punita. Così diventa un club ordinario”

Germania a “lutto” per l’esonero di Fischer: «L’Union Berlin è caduto nella trappola Bonucci»
2023 archivio Image Sport / Calcio / Union Berlino / Urs Fischer / foto Imago/Image Sport

“Un triste sospiro attraversa la terra”. Comincia così il pezzo del Die Zeit sull’esonero di Urs Fischer. Il titolo dice tutto: “Oh no!”. Perché la Germania sportiva sta vivendo come un piccolo lutto la “sconfitta” morale della favola Union Berlin. Doveva essere un mondo a parte, idealizzato. E invece no: cacciano gli allenatori come una squadra qualunque.

Anzi ad un certo punto dell’articolo lo Zeit scrive “non si sa cosa abbia portato a questa decisione”. Forse le 12 sconfitte di fila? Le 14 senza vittoria? L’ultimo posto in Bundesliga?

Possibile che “la direzione del club ha perso la pazienza?”. Ma no…

“In ogni caso, non doveva essere così – continua lo Zeit, spiegando appunto che l’Union non è un posto qualunque. “Fischer, popolare ovunque per la sua modestia e cordialità, se ne va. Tre mesi fa era un eroe, ora se n’è andato: la straordinaria FC Union sta diventando ordinaria“.

“Nove sconfitte consecutive in Bundesliga sono tante, ma fanno parte della vita degli Iron Men. E il fondo classifica è il territorio naturale di questo club. Se necessario, l’Union avrebbe potuto andare in seconda divisione con Fischer, come fece una volta il Friburgo con Christian Streich. Ci sarebbero stati abbastanza soldi per compensare l’ammaccatura della retrocessione, grazie agli introiti dell’irreale Champions League”. Dove “la squadra ha fatto bene anche contro Real Madrid, Napoli e Braga. Hanno perso di poco tre volte, due volte nei tempi di recupero. Il temuto imbarazzo non si è concretizzato. I risultati sono fuorvianti. Fischer, che sapeva di gareggiare in Formula 1 con una Skoda, ancora una volta ha ottenuto molto”.

Insomma, lo sapevano tutti che l’Union era andato ben oltre le aspettative. “Questo ci porta al punto amaro della storia di successo di Köpenick: l’Union gioca in Champions League perché gli altri della Bundesliga non ce la fanno. L’Union Berlin viene quindi punita per il successo basato sul fallimento degli altri”.

“A quanto pare – e qui sta l’errore – il club si è lasciato sedurre dalle sue grandi fortune e ha scommesso sui nomi. Ai giocatori della Nazionale che vogliono tornare a giocare la Champions League. Il noi diventava più piccolo e l’io cresceva. Come in tanti altri club. Chiameremo questo fenomeno la trappola Bonucci”.

Ma lo Zeit ci vuole credere ancora. “Forse – scrive  – l’Union Berlin viene nuovamente sottovalutata. Forse il club ha già scritto una nuova storia di Cenerentola. Hai mai sentito parlare di Marie-Louise Eta? È il nuovo vice allenatore del club della Bundesliga. La prima donna nella storia del campionato. Cretini, guardate”.

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