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De Sanctis incrocia Garcia, alla Roma lo definì un «allenatore completo»

Disse di lui quando vestiva giallorosso: un «allenatore che lavora tanto sulla squadra, che sa preparare bene le partite»

De Sanctis incrocia Garcia, alla Roma lo definì un «allenatore completo»
Perugia 31/07/2019 - amichevole / Perugia-Roma / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Morgan De Sanctis

De Sanctis incrocia Garcia, alla Roma lo definì un «allenatore completo»

Nel prossimo Salernitana-Napoli si incroceranno gli sguardi di Morgan De Sanctis e Rudi Garcia, che avevano costituito un binomio dieci anni or sono. I due, ex portiere e allenatore della Roma, hanno avuto traiettorie di carriera diverse. Se uno riveste i panni di direttore sportivo di una squadra che naviga nei bassifondi, l’altro guida una squadra che ha delle difficoltà a riconfermarsi. Pesi sulle spalle e pensieri opposti, ma si erano tanto amati.

Ne parlava in questo modo De Sanctis nel 2014:

«Lui ha il merito più grande dei successi di questa Roma. È una persona molto colta e intelligente. È chiaro, efficace, prepara molto bene le partite e lo fa anche in modo divertente. Allenatore completo».

Era una Roma quella che ambiva a detronizzare la Juventus mangiatutto. Si ricordino le dieci vittorie consecutive, la sviolinata di Garcia, le dichiarazioni sempre al veleno dell’allenatore odierno del Napoli. Di fatto aveva regalato una seconda giovinezza a De Sanctis, trentasettenne nel 2014, mettendolo al centro del progetto. E infatti solo parole al miele:

«Oltre alle capacità tecniche e morali ha una grandissima ambizione e volontà di migliorare la cura dei particolari. Lo spingerà fino al massimo fino a raggiungere grandi risultati».

Lo scudetto per la Roma non sarebbe arrivato negli anni di reggenza Garcia, e nemmeno poi. Il ritratto che viene fuori è quello di un allenatore lanciatissimo, dalle doti di cui oggi ci sarebbe da ridire:

«Garcia un allenatore che sa preparare bene le partite, considera l’avversario nella maniera giusta, lavora tanto sulla sua squadra e lo fa in maniera divertente».

2023. Garcia ha ereditato la squadra campione d’Italia. Le parole di De Sanctis suonano un po’ strane, alla luce degli ultimi accadimenti. Di divertimento sembra essercene ben poco, tranne qualche spettacolo in campo di cui Garcia non è demiurgo. Questa stagione ci sta consegnando un idealtipo di Rudi sconnesso, più propenso a creare dissapori che a compattare la squadra. Noi lo vorremmo amare, ma lui fa il difficile. Chissà che magari gli influssi di Salerno non svoltino l’annata del Napoli.

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