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Un anno luce tra Spalletti e Garcia: dal 4-1 al Liverpool alla sconfitta col Real Madrid (Gazzetta)

Un anno dopo il settembre del Napoli è stato decisamente claudicante. È arrivata la buona prestazione contro il Real Madrid, ma anche una sconfitta

Un anno luce tra Spalletti e Garcia: dal 4-1 al Liverpool alla sconfitta col Real Madrid (Gazzetta)
Ci Napoli 03/10/2023 - Champions League / Napoli-Real Madrid / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Matteo Politano-Jude Bellingham

Un anno luce tra Spalletti e Garcia. Titola così la Gazzetta dello Sport che traccia un confronto tra le due stagioni, tra la ferocia dello scorso anno contro la squadra di Klopp e la prestazione dell’altra sera contro il Madrid. Scrive Maurizio Nicita:

Il Napoli dello scudetto è nato in una notte di Champions. Era il 7 settembre dello scorso anno e battendo 4-1 clamorosamente il Liverpool la banda Spalletti avviava un incredibile filotto che produsse dodici vittorie consecutive – sette in campionato e cinque in Europa, prima di fermarsi proprio ad Anfield, ma quando il primo posto del girone era al sicuro e comunque giocando una partita di alto livello. E infatti a novembre – prima della sosta del campionato per il Mondiale – arrivarono altri tre successi in campionato. Una serie eccellente, portata avanti nonostante l’assenza per un mese (si fece male proprio contro il Liverpool) di Victor Osimhen.

Un anno dopo il settembre del Napoli è stato decisamente claudicante – una sconfitta e due pari in campionato – prima di essere raddrizzato con le quaterne contro Udinese e Lecce. Lasciando da parte la vittoria di Braga, importante per i tre punti ma poco convincente, in Champions poi è arrivata la buona prestazione contro il Real Madrid, ma anche una sconfitta.

ANGUISSA PER IL NAPOLISTA

Ieri è sembrato non solo sempre e comunque in ritardo nei compiti di difesa preventiva, nei tempi di pressing sul portatore di palla avversario e nei tempi di chiusura degli spazi e delle linee di passaggio “nemiche”, non solo poco attento nella lettura in anticipo delle intenzioni dell’uomo che gravitava nella sua zona di competenza, ma anche molto poco presente nei compiti di “rinterzo”, ovvero di “sponda” da offrire a Lobotka per liberarsi dalla pressione del Real Madrid in fase di possesso palla.

Compito, quest’ultimo, di fondamentale importanza perché con consente allo stesso Lobotka, specie durante le rotazioni dei tre di centro campo del Napoli, di mantenere sempre il possesso della palla anche quando, in virtù del raddoppio  o delle difese preventive avversarie che gli tolgono linee di passaggio,  è costretto a scaricarla al compagno, per poi riceverla nuovamente grazie alla triangolazione ed al movimento a liberarsi del pressing che allo stesso Lobotka riesce benissimo.

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