A Sky: «Garcia a rischio? Non credo, però è sotto osservazione. L’obiettivo minimo della stagione è il quarto posto»
Massimo Ugolini a Sky commenta la disfatta del Napoli per 1-3 in casa contro la Fiorentina di Italiano.
«C’è nervosismo in campo, il Napoli non riesce a trovare continuità, ha smarrito l’identità che gli ha consentito di vincere lo scudetto con Spalletti. Tutti hanno ancora negli occhi quel Napoli. Questa è una squadra che è passata per Sarri, Ancelotti, Spalletti, ha sempre avuto un’identità ben radicata e questa identità si è smarrita, si percepisce dall’atteggiamento dei giocatori, lo percepiscono i tifosi, la situazione non è semplice
Gli chiede Caressa: è a rischio Garcia?
«In questo momento non credo proprio che sia a rischio ma come nelle settimane passate il francese è sotto osservazione. Il quarto posto è l’obiettivo minimo raggiungibile».
Oggi il Napoli è fuori dalle prime quattro.
Dopo il suo intervento su Sky si apre la discussione
Caressa e i suoi nel salotto Sky, si parla del Napoli che ha perso 3-1 in casa con la Fiorentina.
Marchegiani: «Il Napoli ha dei piccoli problemi ma sono anche grandi. Non difendono bene».
Caressa: «Sicuri che i problemi del Napoli siano così piccoli?»
De Grandis: «si fa male Anguissa ed entra Raspadori, sia cmabia modulo. C’è un continuo rimescolamento»
Bergomi: «guardando la faccia di Di Lorenzo, mai visto così. Intuisco che qualcosa c’è. Fanno qualche giocata bella ma non hanno continuità».
Marchegiani: «Il Napoli subisce occasioni da gol facili per gli avversari, Meret prende gol che non si muove neanche»
Costacurta: «Sostituire Spalletti è molto molto complicato. Credo che sia un pochino l’inizio. Noi a Sacchi abbiamo dato del pirla per tre mesi. Ci vuole un pochino di tempo, non voglio giustificare. I gesti dei giocatori sorprendono».
Caressa: «Danno anche fastidio» e scorrono le immagini di Politano. «Ci dicono che Politano ce l’aveva con un parente in tribuna».
Bergomi: «I calciatori vanno messi nel loro ruolo».
Marchegiani: «Dovremmo capire con Garcia cosa voleva fare col primo cambio».