Contrariamente a quanto accade a Fagioli a cui la Juventus continuerà a versare l’ingaggio, i dialoghi con il Newcastle sono in corso
Tonali se la caverà con dieci mesi di squalifica ma la sua preoccupazione è lo stipendio. Ecco cosa scrive il Corriere della Sera:
L’accordo è fatto. Il Corsera scrive di una pena cumulativa di 18 mesi.
Per aver scommesso su piattaforme illegali, sul calcio e in particolare sulle squadre in cui ha militato — Milan e Brescia —, pur giocandole sempre vincenti, dieci saranno i mesi di squalifica, otto invece quelli di pene alternative. In aggiunta l’ex milanista dovrà pagare un’ammenda da 20 mila euro.
Quattordici saranno gli incontri per spiegare ai giovani di associazioni dilettantistiche e centri federali territoriali i rischi connessi alle scommesse.
Va da sé che oltre ai convegni con i ragazzi per dissuaderli dal percorso delle scommesse, Tonali dovrà affrontare un piano terapeutico, che ha già iniziato con il professor Gabriele Sani. L’attività reportistica avrà cadenza mensile.
L’aspetto a cui Tonali tiene maggiormente è però un altro. Ovvero la possibilità di potersi allenare con i compagni o partecipare alle amichevoli, concessioni che a Toney, attaccante del Brentford sospeso per 232 violazioni delle norme che regolano le scommesse non erano state garantite.
L’ultimo dubbio è legato alla corresponsione dello stipendio: contrariamente a quanto accade a Nicolò Fagioli a cui la Juventus continuerà a versare l’ingaggio, i dialoghi con il Newcastle sono in corso. Lo stop causa un inadempimento contrattuale che comporta il rischio di sospensione dello stipendio.
LA MINACCIA DI CAUSA DEL NEWCASTLE AL MILAN (CORSPORT)
Tonali, il Newcastle ha minacciato una causa multimilionaria nei confronti del Milan. Lo scrive il Corriere dello Sport.
Non è più soltanto una questione di mesi da limare. Il patteggiamento di Sandro Tonali, pressoché definito nei contenuti, ieri ha subito un piccolo rallentamento a causa di un atteggiamento tutt’altro che conciliatorio del Newcastle: gli inglesi avrebbero infatti minacciato una causa multimilionaria nei confronti del Milan quando scatterà l’inibizione (certa), ribadendo come al ragazzo verrà sospeso lo stipendio (8 milioni) già dal primo giorno di stop. Un modus operandi differente rispetto a quello della Juve, che nei confronti di Fagioli ha viceversa manifestato sostegno, anche economico. E questo non può che interrogare anche chi comminerà la squalifica, dato che il ragazzo rischia di essere abbandonato nella fase più delicata della propria vita.