È questa la sua verità, e in Figc hanno deciso di credergli. L’analisi dei suoi telefonini deve ancora concludersi
Tonali: «Scommettevo sul Milan, era un incentivo a vincere», scrive il Corriere dello Sport.
Sandro ha confessato tutto domenica nell’incontro con Chiné, poi ha fatto lo stesso martedì dai pm di Torino: «Ho scommesso su piattaforme illegali e anche sul Milan». Ma c’è un ma: «Ho sempre scommesso a vincere». È questa la sua verità, e in Figc hanno deciso di crederci. Ma perché lo ha fatto? «Era un incentivo…» avrebbe detto il ragazzo durante la sua audizione, spiegando come la dipendenza dal gioco è stata tale da annebbiargli la vista.
Nelle chat e nei dati estrapolati dal cellulare, non ci sarebbero al momento evidenze contrarie. Anche se l’analisi del materiale probatorio deve ancora concludersi.
QUANTO RISCHIA TONALI
Nicolò Fagioli ha ammesso che fu Sandro Tonali a dargli le informazioni sulle piattaforme online illegali di calcioscommesse. L’ex Milan ha confessato di aver scommesso sul calcio e sul Milan. La Stampa scrive:
“La versione sembra trovare conferma nell’incrocio dei dati di cellulari e tablet dell’ex milanista e di Nicolò Zaniolo sequestrati dagli investigatori. Giustizia sportiva e penale si intrecciano. Anche Tonali [come Fagioli, che con il patteggiamento dovrebbe tornare negli ultimi due turni di campionato] punta al patteggiamento. La sua situazione, però, è più delicata per le giocate sul Milan e rischia teoricamente uno stop di 48 mesi.
Lavori in corso tra le parti, con una quadra che potrebbe essere trovata nell’arco di un mese, su un possibile accordo su una squalifica complessiva, comprensiva del periodo di pene alternative, tra i 16 e i 18 mesi”.
Tonali ha smentito Fagioli e non ha fatto nomi (Gazzetta)
Nel suo interrogatorio davanti a Chiné, Tonali avrebbe anche chiarito a lungo la sua posizione rispetto alle dichiarazioni di Fagioli («Fu lui a suggerirmi Icebet e nell’ambiente si vociferava che anche lui avesse ingenti debiti in giro»). Il talento del Newcastle ha sottolineato di essere solo uno scommettitore e di non aver mai voluto o dovuto coinvolgere compagni o amici. Del resto non sembra abbia fatto alcun nome.